Il giardino dei Tarocchi | di Franca Spagnolo

da | 19 Agosto 2024 | Arte, Libri, Viaggi

Se dico Matto a cosa pensate? A un individuo con poco senno? E cosa immaginate invece leggendo la parola Arcano? Esiste qualcosa che lega Matto ad Arcano: un’associazione mentale che collega due parole dove non opera la ragione.

Desidero parlarvi oggi di Arcani e figure come il Matto che prendono il nome di Tarocchi. Vi propongo un viaggio immerso nella natura alla scoperta dei 22 Arcani Maggiori: preparatevi a camminare su sentieri d’erba verde sopra cui gigantesche sculture colorate diffondono il loro sapere antico attraverso un dialogo silenzioso con la natura.

Situato in località Garavicchio nei pressi di Pescia Fiorentina nel comune di Capalbio, in Toscana, sorge un parco artistico dal nome: Giardino dei Tarocchi. Ideato dall’Artista Niki de Saint Phalle, questo capolavoro d’immensa bellezza, avvolto nella Magia, è stato realizzato dall’Artista franco-statunitense dal 1979 al 15 Maggio 1998 data in cui apre al pubblico quella che è considerata l’opera d’Arte ambientale più importante d’Italia.

Il Giardino dei Tarocchi è un luogo magico in cui perdersi. Un posto dove per desiderio di Niki de Saint Phalle non è prevista alcuna visita guidata o itinerari prestabiliti. L’Artista desiderava che ogni visitatore si muovesse tra gli spazi e le sculture in autonomia facendosi guidare da tutto ciò che le figure suggerivano, mostrando imponenza e mistero.

Si percorre il giardino passando davanti statue coloratissime fatte di specchi e ceramiche, non si può fare a meno di pensare a l’arte di Gaudì ammirando le figure. Camminando ci si trova di fronte immagini dalle tinte sgargianti che trasportano l’occhio del visitatore in un mondo dove la realtà di una natura di sconfinata bellezza abbraccia il colore vivido di un sogno e lì, proprio lungo la strada in cui la terra si fonde con l’universo degli Arcani, l’anima si illumina.

Ogni singolo Tarocco nel giardino parla di sé. Ce n’è uno in particolare che permette al visitatore di interagire con l’opera dell’Artista entrando all’interno della scultura: L’Imperatrice – Sfinge che domina l’intero parco.

Guardando la statua non ci si accorge immediatamente che quella è anche un’abitazione. L’Imperatrice infatti è stata la dimora dell’artista durante il periodo di lavorazione del parco. Trovarsi dentro la ciclopica struttura è una delle esperienze più suggestive che il turista possa provare. L’interno è quasi del tutto ricoperto di specchi, l’incontro con la luce che filtra, illumina il cuore del terzo Arcano Maggiore. Quei riflessi di magia attraversano il corpo del visitatore e lo conducono nel mondo della Regina del cielo, madre e donna ammaliatrice, mistero e sacralità. Osservare dall’interno la scultura posizionandosi al centro, è come essere investiti da particelle di colore che attraversano l’epidermide, i muscoli, le ossa. Tutto si muove e arriva al cuore portando ossigeno. Ogni battito diluisce nel sangue le tinte accese che provengono dal genio dell’Artista. Come in un gioco di scambi, il flusso vibra. L’anima s’innalza e raggiunge l’estasi…

Esiste un sapere antico che è Universale, dove ogni vita si sviluppa camminando lungo il suo destino, la sapienza che lega l’uomo al Divino è scritta in ogni anima e in ogni ARCANO che l’uomo è capace di SVELARE.  

Il parco è aperto al pubblico solo dal 1°aprile al 15 ottobre. Le visite sono contingentate per permettere a ogni singolo visitatore di muoversi negli spazi in libertà.

Namasté

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