E Dio creò la donna. Brigitte Bardot fa Novanta! | di Maria Rosa Bernasconi

da | 28 Settembre 2024 | Attualità, Cinema

“Et Dieu…créa la femme” e mai titolo fu più azzeccato

Eva nell’immaginario collettivo è tale e quale a lei

Dopo di che lo stampino l’ha subito via gettato

E la spasmodica ricerca ancora rompe gli zebedei.

Brigitte Bardot, simbolo dell’emancipazione sessuale

Che pare sempre nuda nei suoi vestiti

“La ragazza del peccato” senza pudore né morale

I piaceri della carne, fin da subito li ha recepiti.

Bella, sexy, libera, selvaggia, trasgressiva

Nessun problema a mostrarsi senza veli

“A tutti gli uomini azzerava la saliva”

Il look e i suoi bikini fanno dannare i cieli.

Solo a guardarla, di lei ci si innanmora

Il broncio, la chioma scapigliata e…vederla ballare

Un angelo con il diavolo in corpo e molto altro ancora

Che pensa di più a vivere che non a recitare.

Ogni suo film finisce sotto la mannaia

Con i tagli va sempre giù pesante la censura

Di dare alla “Marianne” corpo e volto pare gaia

Madrague-Saint Tropez: di dare scandalo non si cura.

I favolosi anni Sessanta le devono ben più di tanto

Anticipa la vita di un’intera generazione

Donna che fa impazzire, è un tormentone il canto

B.B, B.B., B.B. e all’infinito ripetere il suo nome.

Ma essere bella non preserva dal dolore

Ché la felicità non è in alcun modo assicurata

Anche se del giardino tu sei il più bel fiore

Corri pur sempre il rischio di essere calpestata.

Brigitte Bardot non è stata una grande attrice

Sulle dita di una mano i suoi film degni di nota

“Vita Privata” e “Il Disprezzo” lei sirena ammaliatrice

Altamente se ne infischia delle critiche del Gotha.

Stanca del mondo della celluloide

A meno di quarant’anni lascia il cinema e si ritira

Sugli iceberg con i piccoli di foca non sorride

Ed è solo con gli animali che la sua vita gira.

Ogni suo avere va tutto quanto all’asta

Crea una Fondazione a tutela degli animali

Contro le ingiustizie va in piazza a dire basta

Sempre in prima linea alle crociate ambientali.

Più degli uomini lei ama gli animali

Fa accuse pesanti a chi indossa capi di pelle

Contro la macellazione rituale lancia strali

Pelliccia è avere “un cimitero sulle proprie spalle”.

Poi non si cura affatto della beltà svanita

Nessun chirurgo plastico le ha mai toccato il viso

E’ un bene così fragile, non dura per la vita

Le rughe sì dell’anima il cuore le hanno liso.

Adesso non si può più dire “Piace a troppi”

Il film che fece epoca e che cambiò il costume

Essere! Non apparire, a costo anche di strappi

Del regno animalista è il tutelare nume.

Da spegnere ci sono Novanta candeline

Per B.B. l’anticonformista nessun orpello

Il desiderio espresso esclude pizzi e trine

Da compagnia vuole solo si consideri il cavallo.

Maria Rosa Bernasconi

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