“Sei il mio principe azzurro!”, “Non ci lasceremo mai!”, “Non posso vivere senza te!”.
Sono queste le frasi più ricorrenti che ascoltiamo continuamente nella vita di tutti i giorni, ma poi, cosa succede davvero?
Cos’è che fa spegnere quella fiamma così ardente all’inizio di ogni nostra relazione per poi diventare sempre più tiepida con il trascorrere del tempo fino a scomparire del tutto e trasformarsi in un pezzo di ghiaccio? Il grande momento magico per una ragione o per un’altra si spezza, finisce, si sgretola. Perché? Quante volte ce lo chiediamo? E perché un grande amore pieno di passione, ardore, di complicità, volge al termine?
Esistono infinite forme d’amore: l’amore dei genitori verso i figli, l’amore per il partner, per gli amici, per la natura, per l’arte, per gli animali….. Anticamente i filosofi distinguevano ben tre forme d’amore: Eros, Philia e Agape. “Eros”, considerato l’amore passionale, possessivo, di cui si nutrono di solito gli amanti; può essere fonte di grande beatitudine se corrisposto da entrambi i partner ma, allo stesso tempo, può dar luogo ad una profonda sensazione di sgomento e di sofferenza se è sentito solo da uno dei due.
E’ un tipo d’amore che nasce, si brucia e muore ed è destinato a durare per poco tempo in quanto il suo ardore non potrebbe essere sopportato a lungo dalla stessa persona, sia nel corpo che nella mente. Altro tipo d’amore è “Philia”, un amore altruistico che tende a ricercare la felicità dell’altro e non solo la propria. Generalmente si riscontra nell’amore della coppia e di solito dura per lungo tempo.
E’ caratterizzato da un senso di condivisione verso l’altro, ma limitato solo verso alcune persone, come i propri cari, gli amici, i figli. Infine, esiste “Agape”, che rappresenta, invece, l’amore altruistico senza limiti che viene corrisposto a chiunque, come insegna la fede cristiana ed è forse, quello destinato più a durare nel tempo.
Pertanto, l’amore sarebbe non una condizione stabile, ma un fenomeno in continua evoluzione, un sentimento che nascerebbe e si trasformerebbe di continuo, passando attraverso diverse fasi, fino a morire del tutto con il passare del tempo. Amare qualcuno significa essere “legato” a qualcuno. Nella maggior parte delle relazioni, il più delle volte la donna vive l’amore inteso come fusione con il sesso, mentre l’uomo riesce quasi sempre a vivere le sue avventure erotiche senza essere necessariamente coinvolto anche sentimentalmente, senza cioè essere realmente innamorato.
Noi donne, a differenza degli uomini, abbiamo costantemente il bisogno di essere corteggiate, amate, desiderate e sappiamo benissimo che quando esiste la fiamma dell’amore, ben poche forze riescono a spegnerlo, ma quando finisce, quando quella stessa fiamma si spegne, non arde più all’interno dei nostri cuori, non c’è nessuna possibilità di farlo risorgere, perché se un uomo o una donna non sono più innamorati, nemmeno le arti più sofisticate della seduzione potranno fargli cambiare idea. Il modo di amare della donna, inoltre, è totalmente diverso da quello dell’uomo.
L’uomo sa perfettamente quando inizia una relazione se quello che prova è solo un desiderio sessuale o amore. La donna, solitamente nell’amore cerca la sua continuità, la vita in comune, l’intimità, diversamente, l’uomo il più delle volte cerca la discontinuità del piacere sessuale, l’avventura. Quasi sempre, la donna con l’amore mira a produrre un’unica fusione con il partner, una fusione che non è solo fisica, ma anche intellettiva, emotiva. Per l’uomo, invece, l’oggetto del desiderio erotico è il mezzo e non il fine per realizzare il proprio godimento, per cui è indifferente se lo realizza con una o un’altra donna.
Altra faccia dell’amore, è l’erotismo, che può esistere anche al di fuori dell’innamoramento. Infatti, mentre nell’innamoramento, i due partner tendono a fondersi in un “noi”, con il fine di creare una nuova entità, una nuova famiglia, nell’erotismo, gli amanti tendono a creare una fusione che è solo temporanea e fine a se stessa.
Pertanto, se il desiderio sessuale non è stimolato dall’amore, se cioè quel sentimento che si prova non porta ad una vera fusione con il partner, allora difficilmente potrà parlarsi di vero amore e questo comporta inevitabilmente che prima o poi, qualsiasi relazione svanirà con il tempo
Avv. Aurora d’Errico