Intervista all’attrice Paola Quattrini | di Avv. Aurora d’Errico

da | 10 Ottobre 2024 | Cinema, Interviste

Bellissima e bravissima, inizia a recitare fin da bambina e da allora, ha recitato e recita sia in teatro che in molti film, diventando una delle icone del teatro italiano: Paola Quattrini.

Ben venuta nel mio salotto virtuale di Mobmagazine.it!

Grazie, grazie tante, piacere di conoscere i suoi amici di Mobmagazine.

Tutti la conoscono attraverso i suoi numerosi film e interpretazioni ( “I Demoni”, “Il Gufo e La Gattina”, “Oggi è già domani”, “Fratelli e sorelle” e tantissimi altri), ma chi è in realtà “Paola Quattrini?”

Sono una donna che ha avuto la gioia di fare un mestiere che le piace, trovato per caso, perché per caso che ho iniziato a fare l’attrice. Un regista mi ha vista, si può dire “per strada”, ha visto quanto ero disinvolta e mi ha scelto per un film. Ed io avevo questo dono che mi spiegavano le cose e le interpretavo immediatamente. Forse era nel mio DNA, recitare, è un dono che debbo dire, forse, grazie al Signore che mi ha dato questa capacità, talento.

Lei ha iniziato a recitare da giovanissima, se non sbaglio, fin da quando aveva solo quattro anni, esordendo con il film “Il bacio di una morta”, di Guido Brignone e recitando in più di quindici film.

Si, sembrava fosse un caso che io facessi questo film, come fanno tanti bambini che partecipano ad una pubblicità, a cose e poi basta, finisce lì. Invece, sono venuti subito tanti altri film e poi è venuto anche il teatro con Aroldo Tieri. Ho avuto la gioia di lavorare con grandi attori che oggi, purtroppo, pochi si ricordano come Arnoldo Foà, Gianni Santuccio, sono stati i miei compagni di viaggio e quelli che mi hanno insegnato come si sta in palcoscenico, anche la disciplina del palcoscenico. Adesso è tutto approssimativo, ma allora, invece, era un luogo abbastanza sacro il teatro. Per cui, il rispetto anche per questo lavoro, l’ho iniziato con leggerezza e poi, è diventata la mia vita e debbo dire è la cosa che mi dà più gioia e soddisfazione, anche se ho vissuto la mia vita di donna appieno, non risparmiandomi nulla, né gioie, né dolori come succede a tutti quanti.

Ama più recitare in teatro, oppure preferisce la televisione o il cinema?

Io amo più recitare in teatro, dove ritrovo veramente me stessa, perché dopo il mese di prove in cui si studia la parte, studiando le parole a memoria, mi entra totalmente dentro il personaggio che mi sento naturale e mi sento libera. Davanti a una telecamera, mi sento un po’ “costretta” da certe posizioni, certe cose, dove c’è il problema dell’immagine, della faccia. Devi controllare tante cose ed è forse più difficile per me. Il teatro è veramente il mio amore più grande.

Aurora d’Errico e Paola Quattrini

Lei è attrice, ma anche madre di una figlia, Selvaggia. Cosa significa essere madri?

Oggi è un bel problema essere madri per una donna. Da quando siamo nati, la donna è nata anche per fare dei figli, anche, per cui ha questo compito che molti aspettano con gioia, con ansia, ma è molto duro e più passa il tempo e più mi sembra complicato, perché i ragazzi sono sempre più difficili da gestire. Non solo per colpa loro, ma per colpa di tutto ciò che ci circonda, colpa anche di questa nostra società, di questi maledetti telefonini, di tutti questi fattori esterni che non solo accrescono, ma deviano quello che è l’essere umano, perché lo fanno diventare più simile a delle macchine e meno si pensa all’animo delle persone. E invece io sono per la gentilezza, per l’educazione come base.

Riguardo alla “famiglia”, cosa è cambiato oggi, rispetto al passato, soprattutto al ruolo che hanno molti “genitori assenti?”.

Forse le ansie, la paura del domani e il fatto di voler fare troppo bene ed invece, fanno molto male, dire troppi “Si”, forse bisognerebbe dire anche qualche “No”. Ma per dire “No”, dovremmo essere più sicuri e spesso sono assenti, non sempre per colpa loro.

Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un’evoluzione tecnologica sempre più avanzata che ha permesso alla nostra società di evolversi e di raggiungere traguardi inimmaginabili, ma, ahimè, la sensibilità umana è diminuita di pari passo e gli animi, anziché arricchirsi sempre più d’amore, umanità, sensibilità e altruismo, si sono raffreddati come lastre di ghiaccio, generando sempre più cattiveria, odio e un susseguirsi di guerre, disseminando morte, dolore e distruzione ovunque. Come mai, secondo lei, stiamo assistendo a tutto questo?

L’abbiamo detto anche prima. Secondo me questa evoluzione ha portato delle cose tecnologiche avanzate e bellissime, ma hanno dimenticato che cosa è il guardarsi negli occhi, che cosa è la gentilezza, che cosa è il parlare sottovoce. Adesso è tutto un urlare, tutto volgare e siamo circondati da troppa violenza.

A cosa sta lavorando in questo periodo?

Sto portando in giro con Enrico Lo Verso, delle pagine di “Ulisse e Penelope”, il loro incontro dall’Iliade e facciamo delle letture in molti posti e in borghi dell’Italia, molti dei quali non conoscevo e ho scoperto alcuni angoli di paradiso dove c’è fame di poesia e di attenzione e di ascolto. Assolutamente bisognerebbe farlo anche nelle scuole, secondo me. E poi, da gennaio, riprendo lo spettacolo con Giuseppe Pambieri ed altri bravissimi attori con la regia di Guglielmo Ferro, “La signora omicidi”, che è una commedia molto divertente e lo portiamo in giro per l’Italia.

Ha ancora qualche sogno da realizzare?

Mah si, li ho e me li tengo stretti, perché sono leggermente superstiziosa. Son una persona che guarda molto l’oggi, che guarda il domani e che vive non guardando troppo indietro. Sono consapevole di essere una donna che ha avuto tante esperienze, una persona adulta con una grande vitalità e questo mi permette ancora di lavorare.

Grazie di vero cuore per il tempo che mi ha dedicato, per me è stato un vero onore!

Grazie molte a lei e mi auguro di incontrarci presto!

Avv. Aurora d’Errico

Articoli correlati

Pin It on Pinterest

Share This