Alessandra Esposito, con Frammenti di frastuono, ci offre un diario intimo che esplora i sentimenti, le emozioni e i ricordi attraverso frammenti che riflettono sulla vita, l’amore e le relazioni.
La sua opera, pubblicata da SBS Edizioni, è un invito alla riflessione interiore, dove le parole diventano veicolo di trasformazione personale. Selezionata per la vetrina letteraria nazionale Casa Sanremo Writers, che si terrà in concomitanza con il festival di Sanremo, Alessandra ci racconta la sua esperienza di scrittura e il significato profondo che le sue parole vogliono trasmettere. La campagna di promozione è organizzata da SBS Edizioni & Promozione.
Frammenti di frastuono è un diario molto personale, ma che riesce a coinvolgere profondamente il lettore. Cosa ti ha spinto a voler condividere questi tuoi frammenti di vita?
Ho sempre percepito la scrittura come una forma di introspezione che mi ha permesso di esplorare le mie emozioni e i miei pensieri più intimi. L’idea di condividere questi frammenti è nata dal desiderio di creare un legame con il lettore, offrendo un dialogo silenzioso attraverso le parole. Un dialogo che spero un giorno possa diventare anche confronto diretto con chi lo legge. La mia speranza è che, aprendo una parte così personale di me stessa, altri possano ritrovarsi, rispecchiarsi o anche solo riflettere sui propri frammenti di vita.
Nei tuoi scritti c’è un invito costante a fermarsi e riflettere sui silenzi interiori. Cosa rappresenta per te il silenzio e come credi possa aiutare il lettore nel suo percorso di vita?
Il silenzio, per me, rappresenta uno spazio di ascolto interiore, un luogo dove le parole si dissolvono per far emergere le verità nascoste. In un mondo dominato dal rumore e dalla fretta, il silenzio diventa uno strumento per ritrovare se stessi, per fermarsi e capire ciò che davvero conta. Per il lettore, spero che questo invito a riflettere sui silenzi possa essere un modo per ritagliarsi momenti di introspezione,momenti da dedicare a se stessi, necessari per crescere e affrontare le sfide della vita con maggiore consapevolezza.
Il concetto di “ricordi non ricordi” emerge spesso nella tua opera. Cosa intendi con questa espressione e che ruolo ha avuto il passato nella tua scrittura?
Con “ricordi non ricordi” mi riferisco a quelle esperienze che, pur non essendo sempre presenti nella nostra memoria cosciente, influenzano profondamente chi siamo. Sono emozioni, sensazioni o frammenti di vita, soprattutto della nostra infanzia che, anche se non li ricordiamo nitidamente, continuano a modellare il nostro modo di percepire il mondo e di reagire a esso. Attraverso la scrittura ho potuto rielaborare quei frammenti, dando loro un nuovo significato e trasformandoli in una parte integrante del mio percorso di crescita.
Essere selezionata per Casa Sanremo Writers è un grande riconoscimento. Cosa rappresenta per te questa opportunità e come pensi che influirà sul tuo percorso di scrittrice?
Essere selezionata per Casa Sanremo Writers è un riconoscimento che mi riempie di orgoglio e che mi motiva a continuare su questa strada con ancora più dedizione e passione. Sto scrivendo il secondo “Frammento” e magari dopo questa esperienza vorrei scriverne un terzo dedicato interamente alla musica. Musica, scrittura e lettura sono “canali” che ci permettono di esprimerci, di liberarci e sentirci vivi.
Questa opportunità offre una visibilità preziosa e mi permette di entrare in contatto con un pubblico più ampio, il che è estremamente gratificante. È un traguardo che segna una nuova fase del mio percorso e mi dà fiducia per i progetti futuri.
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