Miei cari lettori, tra pochi giorni, in molti festeggeranno di nuovo il Natale.
Tale ricorrenza non viene festeggiata, tuttavia, da tutte le religioni in quanto ci sono molti culti che non lo prevedono, come l’Islam e il Buddhismo e anche per il Corano, la nascita di Gesù non è una ricorrenza da festeggiare.
Il significato del Natale veniva connesso ad antichissime feste solstiziali volte a propiziare che le terre lasciate incolte durante tutto l’inverno, tornassero poi in primavera, a dare nuova vita. Quindi, una festa di rinascita, prima terrena e poi mitologica, simboleggiata dalla venuta di un bambino semidivino partorito da una donna vergine e il trionfo della luce sulle tenebre.
Nell’antica Roma, il Natale che significa “Nascita”, coincideva con il giorno della nascita del Sole Invitto, ovvero “DIES NATALIS SOLIS INVICTI”, che veniva celebrata in quel periodo dell’anno in cui la durata del giorno iniziava ad essere più lunga, dopo il solstizio d’ inverno, indicando, appunto, “ la rinascita del Sole”. Fu Papa Giulio I che trasformò questa festa pagana in una festa cristiana, dichiarando il 25 dicembre, anniversario della nascita di Gesù.
E così, ogni anno, in prossimità del Natale, addobbiamo le nostre case con i simboli proprio della tradizione che si rinnova, come alberi, presepi, coccarde, nastrini, stelle comete, Babbi Natali, fili di luci, in attesa dell’arrivo del giorno più atteso dell’anno, appunto, il 25 dicembre.
Ma, a parte i bellissimi addobbi che ciascuno riesce a realizzare nelle proprie dimore, credo che il vero significato del Natale dovrebbe essere l’unione, la fratellanza, la condivisione e l’amore per i nostri simili. Si, l’amore verso quel genere umano che spesso dimentichiamo di provare perché troppo impegnati a dare ascolto ai nostri egoismi.
Ed infatti, la figura di Babbo Natale simboleggia l’incarnazione dell’altruismo, dell’amore verso il prossimo, la dimostrazione di affetto, di un pensiero verso qualcuno, un segno di amore sincero ed incondizionato, che attraverso i doni, regala quella felicità e serenità tanto attesa.
Quell’aria di festa che evoca il Natale ogni dicembre, dovrebbe far parte delle nostre vite tutti i giorni, in ogni nota musicale che si ascolta lungo le strade, in ogni luce che si accende nelle nostre case e non essere circoscritta solo in quel particolare periodo dell’anno.
La festività natalizia dovrebbe segnare per tutti noi l’insieme di ricordi della nostra infanzia, quei sentimenti e sensazioni provate quando da piccoli, tutti attorno ad un bel tavolo imbandito di piatti deliziosi da gustare accanto alla classica fetta di panettone e un bel tocco di torrone, festeggiavamo quel giorno speciale assieme ai nostri cari, nonni, zii, cugini che non vedevamo da tanto tempo.
Senza dimenticare poi che la sera, ci si riuniva attorno all’albero ricco di luci e candele, per cantare o recitare poesie imparate sui banchi di scuola e giungere così, fino a tarda sera, tra una tombolata ed un calice di spumante. Era il giorno del ritrovarsi, della condivisione, anche se ahimè, ogni anno che passa, ci ritroviamo sempre con qualche componente in meno delle nostre famiglie.
Ormai, più che un richiamo alla vita, il giorno di Natale ha perso la propria sacralità, quel sentimento che lo avvolgeva nei tempi passati della nostra cara infanzia e viene vissuto più come un fatto quasi esclusivamente commerciale, dove i regali fanno da padrone, diventando più importanti del Natale stesso.
La festività del Natale simboleggia la rinascita, il rinnovamento, il cambiamento, ma anche la speranza e la fiducia che attraverso le oscurità della vita si rafforzi la consapevolezza delle proprie capacità e risorse in modo da mettere in atto un’evoluzione interiore, e quindi un rinnovamento. Forse quest’anno, come non mai, a causa di tutte le guerre che continuano a perseguitarci, il Natale che sta per arrivare, sarà sentito ancora di più come un auspicio per una vera rinascita, un rinnovamento delle nostre vite e una riconquista della pace, per un ritorno alla normalità. E, in questa lunga attesa di ritrovare finalmente la nostra serenità, miei cari lettori, assieme a tutti i redattori di Mobmagazine, non posso che augurarvi un sereno e tranquillo Buon Natale!
Avv. Aurora d’Errico