Il libro: “Anatomia del dolore. Diario di una straordinaria donna qualunque” di Chiara Domeniconi | Presentazione e intervista

da | 08 Gennaio 2025 | Interviste, Libri

Chiara Domeniconi, con Anatomia del dolore. Diario di una straordinaria donna qualunque , ci offre un diario intimo e toccante, esplorando con estrema sincerità il dolore e la resilienza di una donna comune, ma straordinaria nel suo coraggio. Pubblicato da SBS Edizioni, questo libro riflette su temi profondi come la sofferenza, la debolezza e la capacità di rinascere.

Selezionata per la vetrina letteraria nazionale Casa Sanremo Writers , Chiara Domeniconi ci racconta le sfide personali che l’hanno portata a scrivere questa opera potente. La campagna di promozione è organizzata da SBS Edizioni & Promozione .

Nel tuo libro esplori a fondo il concetto di dolore. Cosa ti ha spinto a condividere questo viaggio così personale e intenso con i lettori?

Il fatto che proprio i lettori, il prossimo, mi ha aiutato a uscire, capendolo, dal mio dolore. “Leggendo” tra le righe della vita degli altri ho potuto comprendere la mia. Per questo, una volta uscita dal tunnel, ho volute, forse presuntuosamente, ridare ciò che avevo ricevuto con la speranza di poter aiutare anche solo una tra tutte quelle persone. 

La copertina è suggestiva e mostra una figura femminile in cammino tra onde imponenti. Qual è il significato simbolico di questa immagine e come si collega alla narrazione del tuo diario?

Molti sono i significati, il primo il grembo materno come vita non come rinascita. A me non piace la parola rinascita e nemmeno resilienza. La vita è un viaggio in continua evoluzione e questo è appunto il secondo ma non meno importante significato dell’immagine.  L’acqua ancora, come possiamo e dobbiamo essere nelle sue forme solida, aerea, liquida…capace di non fermarsi di fronte a nessun ostacolo o barriera.

Il titolo suggerisce un’analisi quasi scientifica del dolore. Come hai sviluppato questo parallelismo tra l’anatomia e le emozioni?

Se A uguale a B e B uguale a C allora A uguale a C. Cioè. Se le emozioni, i sentimenti vengono dal cuore, dal cervello che sono organi di carne, sangue, muscoli, allora anche loro potranno essere un pò carnali, sanguinanti, muscolari. Possibili appunto a una anatomia. Mi ha aiutato molto “materializzare”, “carnalizzare” l’amore, l’odio, la rabbia e poi anche scriverli. Mi hanno fatto meno paura, li ho potuti prendere in mano, calciare, ci ho potuto lavorare sopra come fossero creta. Farli miei e non più troppo estranei, nemici.

La selezione per Casa Sanremo Writers rappresenta un’importante tappa del tuo percorso. Come pensi che la partecipazione a questo evento possa dare ulteriore voce al tuo messaggio?

Tanta gente. Là c’è tanta gente, tanti media, tanti scrittori, artisti come me, più “grandi” di me. C’è esperienza e strada da respirare in tutti i sensi. C’è da farsi vedere, belli, bravi, stanchi, affamati di cibo, fama, cultura, notorietà. La nostra fame è la nostra vetrina personale, ciò che siamo, diamo e vogliamo. E, alla lunga, ciò che riceveremo.

Il libro:

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