Esa, Ugl: “i lavoratori dimenticati dalla regione siciliana”

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“Sono passati ormai mesi da quando la finanziaria 2016 approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana è diventata legge e come al solito si è trasformata una vera illusione per i lavoratori, apprendendo il fatto eclatante che solo il 50% può essere solvibile mentre la restante parte dipende dai famosi 550milioni di euro che il Governo Renzi dovrebbe versare nelle casse regionale, ma sino ad ora non l ha fatto. Enti vigilati lasciati allo sbando , isolati nel limbo senza indirizzo politico amministrativo, Enti commissariati da anni senza che il governo regionale dal 2013 si sia preoccupato e provveduto alla nomina dei consigli di amministrazione o esaminare ipotesi di riforma o di chiusura poichè  non più rispondenti alle esigenze del territorio agricolo. Enti ormai senza progettualità ben definita, senza obiettivi da raggiungere, personale lasciato allo sbando senza vere e proprie direttive amministrative – politiche”.

Lo dichiara Gaetano Cassibba,  Responsabile Regionale ESA e Enti Vigilati, il quale spiega           “l’ ESA  rispetto agli altri enti si trova per l’ennesima volta priva dei vertici istituzionali, commissario straordinario per l’undicesima volta scaduto e si aggiunge il direttore generale senza contratto poiché scaduto e non rinnovato, con l’aggravante che in questi anni gli amministratori siano riusciti a dare certezze, conferme ai lavoratori su quello che potrebbe essere il loro destino”.

“L’ESA – denuncia –  è in default da tempo  impantanato in una paralisi amministrativa che non ha precedenti nella storia, se si aggiungono i malesseri che i lavoratori vivono più volte denunciati ma rimasti inosservati come se non interessassero a nessuno, stipendi con pagamenti ogni tre – quattro mesi, sempre che ci sia la liquidità disponibile, compiti istituzionali azzerati poichè non ci sono i soldi per pagare le utenze basilari, tutto sempre puntualmente denunciato attraverso i social, i midia nei tavoli istituzionali ma non è successo nulla tutto nell’indifferenza totale. Già da tempo i lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione, la facciata principale della sede tappezzata di bandiere sindacali di slogan diventando un simbolo di sofferenza e di disagio per i lavoratori un mezzo di denuncia, tentando di inviare un messaggio  di abbandono da parte delle istituzioni che non ascoltano, non recepiscono guardano e pensano ad altro come per dire che l’argomento ESA non esiste”.

Dipendenti lasciati ormai al loro destino, abbandonati a se stessi,   un ente lasciato da solo quasi in autogestione, gli amministratori che non godono più della fiducia dei lavoratori, non esiste dialogo, condivisione non esiste nulla che possa fare intravedere  una normale amministrazione”.

“Da tempo  – conclude – l’UGL ha chiesto un incontro urgente con l’Assessore  On Cracolici proprio per affrontare le emergenze dei lavoratori come la liquidità per gòi stipendi, l’applicazione del contratto CCNL 2006/09 bloccato da oltre 10 anni, l’ipotesi di riforma o di chiusura ancora nulla. L’atteggiamento assunto sino ad ora da parte del governo diventa sempre più preoccupante, deludente, un governo che ancora una volta conferma la sua incapacità e inadeguatezza ad assolvere e affrontare concretamente problemi ormai vetusti rimasti inevasi mettendo in ginocchio non solo l’economia dei siciliani, dei lavoratori e delle loro famiglie”.