Palermo: rapina in banca, ma il bottino è molto basso, quindi attendono l’apertura del caveau.

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Soltanto nella giornata di oggi, è di tre arresti il bilancio dell’intensificazione dei dispositivi di sicurezza della Polizia di Stato per ciò che concerne obiettivi ritenuti sensibili come istituti di credito, postali ed esercizi commerciali; due le rapine sventate, una in banca e l’altra ad esercizio commerciale.
Oggi pomeriggio, sono stati tratti in arresto due giovani malviventi dello “Sperone”, colti nella flagranza del reato di rapina aggravata, in concorso: si tratta di M.V., 16enne e D’Agostino Alessio, 22enne sorvegliato speciale di via Corselli.
Intorno alle 15:30, i due avevano fatto irruzione nei locali della filiale del Monte dei Paschi di Siena di via Galletti, generando più di qualche tensione tra i presenti, una decina circa tra impiegati e clienti.
Durante le convulse fasi della rapina, i giovani avevano ritenuto insoddisfacente il denaro disponibile, contenuto in cassa, circa 200,00 euro ed avevano, quindi, deciso di prolungare la loro permanenza in filiale ed attendere l’apertura del caveau temporizzato.
Nell’attesa, non avevano esitato a razziare denaro e cellulari ai presenti, costretti a restar fermi nel giro di pochi metri e guardati a vista dal D’Agostino.
Una volante del Commissariato di P.S. “Brancaccio” che, proprio nei pressi dell’istituto di credito stava effettuando dei passaggi saltuari, ha colto delle stranezze sull’uscio della banca ed ha ritenuto di approfondire il controllo.
Quando i poliziotti hanno fatto ingresso hanno notato D’Agostino in sala d’attesa che ha finto di essere un cliente; ai poliziotti che, per altro, conoscevano lo spessore criminale del sorvegliato speciale, è bastato osservare lo sguardo attonito degli altri presenti per capire cosa stesse accadendo; il complice del D’Agostino, invece, è stato raggiunto ed ammanettato nell’area della cassaforte, dove si trovava insieme ad alcuni dipendenti, costretti ad attenderne l’apertura del forziere.

I due sono stati tratti in arresto e denaro ed effetti personali sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.