Arrestati gli autori di una violenta rapina ai danni di una sala “Bingo” recuperato parte del bottino

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La Polizia di Stato, segnatamente personale della Squadra Mobile di Palermo, diretta dal Rodolfo Ruperti, unitamente agli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. Brancaccio, ha eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo Alessia Geraci, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Alfredo Gagliardi, nei confronti dei pregiudicati palermitani Di Pasquale Pietro, 39enne, Alaimo Vincenzo, 25enne e Ferrante Marco, 27enne.

La notte dello scorso 29 febbraio, fu perpetrata, da 3 malviventi, una rapina a mano armata in danno della sala Bingo-Snai di via Messina Marine.

A compierla, materialmente, fu un soggetto che, travisato da scaldacollo ed armato di pistola, riuscì a sottrarre 1000,00 euro, coadiuvato all’esterno da due complici.

Nelle fasi immediatamente successive alla rapina, uno dei malviventi, braccato dai poliziotti, abbandonò il ciclomotore usato per fuggire, privo di targhino, la pistola e parte del bottino.

Gli accertamenti tecnici su quanto abbandonato, svolti dal Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica, hanno rappresentato un importante punto di partenza per i poliziotti della Mobile che hanno abilmente sviluppato i dati acquisiti fino a ricostruire con organicità le fasi della rapina, quelle immediatamente precedenti e le successive. Alle complesse attività investigative hanno collaborato anche gli investigatori del Commissariato Brancaccio.

Ad entrare nei locali della sala giochi era stato Alaimo, ad attenderlo all’esterno il Di Pasquale, per altro suo parente ed a fornire un importante supporto logistico era stato Ferrante, autore, con largo anticipo sull’ora effettiva della rapina, di un sopralluogo esplorativo al Bingo e capace di “staffettare” i complici lungo la via Messina Marine fino alle soglie del Bingo.

I tre malviventi sono attualmente reclusi presso la locale casa circondariale “Pagliarelli”.

Indagini sono in corso per risalire alle identità di eventuali, ulteriori complici.