Il Questore di Palermo vieta l’ingresso nelle zone della movida a due giovani sorpresi a spacciare in luoghi di ritrovo giovanile

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Per la prima volta a Palermo ed una delle prime in tutta Italia, sono state applicate le norme contenute nel recente Decreto Legge adottate a tutela della sicurezza e del decoro urbano.

Nel dettaglio, il Questore Renato Cortese ha applicato, in due casi analoghi, l’articolo 13 del D.L. nr.14 del 20 febbraio 2017 e cioè quello che concede al Questore la possibilità di disporre il divieto di accesso e di stazionamento nei pressi di locali ed esercizi pubblici nei confronti, di persone condannate con sentenza definitiva o confermata in grado di appello nel corso degli ultimi tre anni per la vendita o la cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope, per fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici, aperti al pubblico, ovvero in uno dei pubblici esercizi di cui all’art. 5 della legge n. 287/1991.
Quello che viene, per comodità interpretativa, definito “Daspo Urbano” è stato applicato nei confronti di due giovani, di 22 e 19 anni.
Nel primo caso, il giovane era stato tratto in arresto perché sorpreso a spacciare nei pressi di un locale di via Cassari. Già all’atto dell’arresto, annoverava numerosi pregiudizi di polizia per detenzione di stupefacenti, guida senza patente e lesioni personali ed una condanna già passata in giudicato per fatti commessi all’interno o nelle immediate vicinanze di locali pubblici.
Al 22enne il Questore di Palermo ha applicato un divieto di accesso a locali pubblici ed agli spazi antistanti il “Cassaro” e la “Vucciria”, per la durata di 3 anni.
Nel secondo caso, il 19enne era stato tratto in arresto nei pressi di un locale di Ballarò, con alcune dosi di marjuana.
Anche in questo caso, all’atto dell’arresto il giovane annoverava già una condanna per spaccio di stupefacenti, precedenti di polizia per spaccio, guida senza patente e furto e la freqeuntazione di numerosi pregiudicati per reati della stessa indole.
Al giovane il Questore ha applicato un divieto di accesso a locali pubblici ed agli spazi antistanti della zona di Ballarò e di “Casa Professa”, della durata di 3 anni.