Paul Connett a Bagheria spiega i 10 punti della Zero Waste Strategy

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La strategia rifiuti zero: unica soluzione per il futuro sostenibile del pianeta.
Paul Connett a Bagheria spiega i 10 punti della Zero Waste Strategy

Bagheria, 29/05/2017 – “La strategia rifiuti zero è il trampolino verso la sostenibilità” questo in estrema sintesi il concetto che è venuto fuori dalla conferenza che si è svolta a palazzo Butera, a Bagheria, lo scorso 27 maggio alla presenza di Paul Connett executive director e professore di Chimica ambientale all’Università St Lawrance di Canton New York nonché teorico della strategia rifiuti zero.
Il convegno, “Strategia rifiuti zero: dieci passi verso la sostenibilità” è stato organizzato da Zero Waste Sicilia e patrocinato dal Comune di Bagheria, da Zero Waste Italia e dal centro di ricerca rifiuti zero del Comune di Capannori.
Alla presenza del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, del coordinatore ZW Sicilia nonché organizzatore dell’incontro Salvatore Aiello, del presidente siciliano di ZW Beniamino Ginatempo, della vice presidente di ZW Italia Patrizia Lo Sciuto e del dirigente dell’Ufficio Speciale per il monitoraggio della raccolta differenziata della Regione Siciliana, Salvo Cocina, il relatore d’eccezione Paul Connett ha tenuto una vera e propria lectio magistralis su cosa cittadini, enti ed imprese possano realizzare con l’applicazione dei 10 punti in cui è riassunta la strategia rifiuti zero per garantire la salvaguardia dell’ambiente, il risparmio economico, l’offerta di lavoro.
Erano presenti inoltre il presidente cittadino del Rotary Club Francesco Padovano, Maurizio Basta presidente dei Lion Club Bagheria, Graziella Lanza presidente della Fidapa, la direttrice scolastica referente della rete di scuole cittadina Bab eh gherib, Vittoria Casa, ed il coordinatore del CASB Coordinamento comprensoriale associazioni del bagherese Michele Balistreri.
“Paul Connett è già stato a Bagheria, nel 2012, e ci venne a parlare di strategia rifiuti zero quando questi temi sembravano utopia” – dice il sindaco Patrizio Cinque – “adesso si cammina verso quella direzione ed è indispensabile farlo. Dobbiamo capire che il rifiuto è un prodotto fatto male se non è riutilizzabile – sottoliena il sindaco che annuncia il progetto dell’amministrazione di attivare una compostiera elettromeccanica, a breve, in un quartiere della città, per lanciare ancora di più l’idea di produrre compost e favorire la raccolta differenziata, in particolare quella dell’organico”.
Il primo cittadino invita poi i bagheresi a credere nel progetto della raccolta differenziata: “è un percorso lungo ed impegnativo ma non dobbiamo perdere la fiducia”.
Da pià parti, a tal fine, è emersa anche la necessità di coinvolgere giovani e studenti, anche i più piccoli; su questo tenore infatti gli interventi dei club di servizio e della rete di scuole che l’anno prossimo ha intenzione di lanciare un progetto per la diffusione della cultura ambientale e della raccolta differenziata in collaborazione con il Comune di Bagheria e Zero Waste Sicilia.
Tocca un tema difficile la vice presidente di ZWI Patrizia Lo Sciuto: “Sicuramente la responsabilità e l’impegno gravano all’80% in capo ai cittadini ma un ruolo fondamentale hanno le industrie e i produttori: è infatti nella prima progettazioneche si deve pensare a non produrre oggetti non riclicabili o compostabili. Basta con l’usa e getta” – dice, ricordando che il l8 giugno prossimo è la giornata mondiale degli Oceani dove sono abbandonati un quarto di miliardo di tonnellate di plastica.

“Ritengo imprescindibile per la Sicilia aderire alla strategia rifiuti zero” – dice Salvo Cocina dirigente dell’Ufficio Speciale per il monitoraggio della raccolta differenziata della Regione Siciliana – “I Comuni devono necessariamente attivare la raccolta porta a porta – dice Cocina sottolineando come sembri essere più difficile tale strategia per grandi comuni come Catania e Palermo.

“A gennaio 2017 la Sicilia era ad una percentuale di raccolta differenziata paria al 21%, ma continuamente si verificano emergenze, dopo quella delle discariche ora quelle degli impianti di compostaggio” – racconta Cocina che annuncia che la Regione emanerà presto una manifestazione di interesse per i Comuni e le SRR che vogliano prevedere impianti di compostaggio o tecnologie simili.

Spiega cosa sia l’economia circolare e la sostenibilità ambientale il professore di Fisica del dipartimento di Ingegneria all’università di Messina, presidente di ZWS Beniamino Ginatempo, e non mancano riferimenti al G7, recentemente svoltosi a Taormina, che il professore ritiene assolutamente inutile per le problematiche dell’ambiente, cita invece Papa Francesco e la sua enciclica “Laudato sì” con la quale il successore di Pietro lancia un monito ai Governanti di tutto il mondo e propone un nuovo stile di vita: “Siamo cresciuti credendoci autorizzati a saccheggiare il pianeta. La crisi ambientale è crisi antropologica ed è legata al modello di sviluppo: bisogna eliminare le cause strutturali di un’economia che non rispetta l’uomo” scrive il Papa.

Ginatempo accenna poi al dettato normativo e a quanto richiesto dall’Unione Europea in tema ambientale: “Sotenibilità vuol dire essere coerenti con le leggi naturali. Nel ciclo della materia la natura non fa rifiuti: nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. L’unica cosa da fare per salvaguardare il pianeta è modificare il nostro stile di vita basato sul consumo selvaggio di ciò che è superfluo”.

Ha illustrato in maniera chiara ed accattivante quali sono i 10 punti fondamentali della strategia rifiuti zero il professor Paul Connett, tra i primi teorici della strategia e consulente del Centro di ricerche rifiuti zero del Comune di Capannori.
250 sono i Comuni che hanno dichiarato, in Italia, di aderire alla strategia rifiuti zero, strategia adottata in questo momento solo in Italia ed in California.Capannori è stata appunto la prima città a parlare di rifiuti zero e ad accogliere tale teoria.

“In Sicilia Campofiorito è esempio da seguire con una raccolta differenziata giunta al 91.44%- racconta Connett – “seguono Contessa Entellina, Giardinello e Monterosso Almo, fanalino di coda Corleone”.
“Avremmo bisogno di 5 pianeti, se ognuno di noi consumasse come un americano, e di due se consumasse come un Europeo” evidenza il professore.
Eccoli i 10 punti della Zero Waste strategy: 1) la separazione alla fonte: organizzare la raccolta differenziata; 2) la raccolta porta a porta: organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di RD in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Quattro contenitori per organico, carta, multi materiale e residuo, il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.3) il compostaggio: la realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori 4) il riciclaggio: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva, 5) la riduzione dei rifiuti: un paio di esempi: la sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto, utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.6) il riuso e riparazione: realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. 7) La tariffazione puntuale: l’introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere.

Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti piu’ consapevoli.8) il recupero dei rifiuti: realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla RD, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua. 9) il centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle di RD, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese ed infine 10) l’azzeramento dei rifiuti: il raggiungimento entro il 2020 dell’ azzeramento dei rifiuti.

Una strategia dunque fondamentale per il futuro del pianeta, teoria che diventa pratica grazie alla diffusione della cultura della sostenibilità e dell’economia ciroclare.
Sul sito del Comune la registrazione integrale della conferenza, nel prossimo numero del tgweb Comune in…forma le interviste ai relatori.