I “Falchi” della Squadra Mobile di Palermo, arrestano il rapinatore seriale che in soli 15 giorni ha messo a segno 5 rapine

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Gli agenti hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, il pluripregiudicato  palermitano GUIDA Angelo, di anni 41, responsabile di ben cinque rapine e di resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, nonché di false attestazioni sulla propria identità personale.

Le complesse ed articolate indagini condotte dai “Falchi” della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”della Squadra Mobile, hanno permesso di acquisire numerosi riscontri e gravi indizi di colpevolezza in ordine alle rapine, attribuendo così un nome e un volto allo spregiudicato criminale. Le rapine si sono succedute in un arco temporale molto ristretto e con il medesimo modus operandi da parte dell’autore.

Il primo episodio si è verificato il  28 settembre 2016, intorno alle ore 15,30, quando un giovane, armato di pistola, entrava all’interno di un esercizio commerciale di via Roma e, minacciando i presenti, si faceva consegnare il denaro custodito nella cassa e si impossessava anche di alcuni prodotti esposti nelle vetrine.

Pochi giorni dopo, il 1° ottobre, veniva effettuata un’altra rapina in via Roma,  ai danni di un altro esercizio. Anche in questo caso un giovane dopo aver minacciato i dipendenti con una pistola si faceva consegnare l’incasso. Dalle descrizioni dell’autore della rapina emergeva che verosimilmente si trattava  del medesimo soggetto che aveva commesso la precedente rapina.

Questa deduzione investigativa veniva confermata anche dall’acquisizione dei filmati dei sistemi di videosorveglianza degli esercizi commerciali che avevano registrato il passaggio del rapinatore.

A seguito della visione di queste immagini le indagini si sono focalizzate su GUIDA Angelo, nei confronti del quale iniziavano da parte dei poliziotti della Squadra Mobile serrate ricerche. Il malvivente, il 6 e 10 ottobre, si rendeva responsabile di due ulteriori rapine ai danni di un esercizio di via Marchese Roccaforte. Entrambe le rapine avevano lo stesso copione: un uomo armato di pistola, dalle fattezze corrispondenti al Guida, minacciava i presenti e si faceva consegnare l’incasso.

L’ultima rapina è stata commessa il 13 ottobre 2016, quando, intorno alle ore 11,30, un uomo si introduceva all’interno di un negozio di abbigliamento di via Libertà dove, dopo aver minacciato con una pistola i presenti, si impossessava di 50 euro e di diversi capi di abbigliamento.

Anche in questo caso le descrizioni del rapinatore portavano al Guida.

Quello stesso pomeriggio una pattuglia di “Falchi” intercettava il Guida, a bordo di uno scooter, nel quartiere Brancaccio. All’intimazione dell’Alt Polizia, per tutta risposta, il malvivente dava un violento calcio al mezzo di servizio cercando di fare cadere a terra i poliziotti, per guadagnarsi la fuga. Ne scaturiva un rocambolesco inseguimento, nel corso del quale Guida estraeva una pistola e indirizzandola verso gli agenti, minacciava di fare fuoco;  i poliziotti, tuttavia, riuscivano ad affiancarlo, ma questi con un altro violento calcio, si scagliava sul mezzo di servizio provocando la perdita di controllo di entrambi i mezzi.

Dopo la caduta il Guida fuggiva a piedi, ma rincorso dagli agenti, veniva raggiunto e bloccato. La successiva perquisizione a cui veniva sottoposto, consentiva di rinvenire il provento della rapina e i capi di abbigliamento sottratti.

Vano si è rivelato anche il maldestro tentativo del rapinatore di fornire false generalità ai poliziotti: i successivi accertamenti tecnici ne confermavano, infatti, la già nota identità.