Catania, la Squadra Mobile arresta 6 pregiudicati a Librino e Nesima per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti

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Nelle trascorse serate la Polizia di Stato, nell’ambito delle attività finalizzate ad infrenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei rioni cittadini ove insistono note “piazze di spaccio” ha effettuato n.6 arresti.

Le attività, effettuate nelle ore serali da personale della Squadra Mobile – Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, hanno consentito, in due distinte circostanze di tempo e di luogo, di addivenire all’arresto degli spacciatori.

In particolare, personale della citata Sezione traeva in arresto:

  • DI BELLA Paolo (cl.1984) – pregiudicato;
  • MALERBA Guglielmo (cl.1983) – pregiudicato,

 

perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana in concorso tra loro.

Nel corso di un mirato servizio svolto alcune sera fa nel rione Librino segnatamente nella c.d. “piazza di spaccio”, segnatamente quella in viale Grimaldi 10, personale della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, dopo aver circondato l’intero edificio per evitare fughe di eventuali “pusher”, accedeva all’interno e, giunto al secondo piano, notava due giovani, i quali, alla loro vista, celermente entravano in un appartamento richiudendo la porta alle loro spalle.

Dopo non poche difficoltà e numerose intimazioni ad aprire la porta, gli agenti entravano nell’appartamento, identificando i due per MALERBA Guglielmo, proprietario dell’appartamento, e DI BELLA Paolo, entrambi pregiudicati per reati in materia di sostanze stupefacenti.

La perquisizione domiciliare consentiva di rinvenire e sequestrare, in un cassetto della camera da letto, un contenitore di plastica contenente 15 gr. circa di sostanza stupefacente del tipo marijuana, mentre all’interno di un armadio una bustina trasparente contenente n.9 involucri in carta stagnola con sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso totale di 16 gr., nonché 50 euro provento dell’attività illecita.

Indosso al MALERBA veniva rinvenuta la chiave dell’ascensore condominiale, asseritamente guasto, al cui interno – come già accaduto in altre circostanze – venivano rinvenute e sequestrate, occultate sul tetto dell’ascensore, due buste in plastica di colore bianco con all’interno n.100 involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di circa gr. 200, confezionate in maniera identica a quelle rinvenute all’interno dell’appartamento del MALERBA nonché materiale per il confezionamento e n.2 bilancini di precisione.

MALERBA, a quel punto, ammetteva la proprietà della sostanza stupefacente, confermando di averla nascosta personalmente all’interno dell’ascensore.

Sulla scorta di quanto sopra, i predetti venivano dichiarati in stato di arresto perché responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posti a disposizione dell’A.G.

Il medesimo personale ha tratto in arresto:

  • PITERA’ Matteo (cl. 1956) – pregiudicato,
  • PITARA’ Giuseppe (cl. 1983) – pregiudicato,
  • PERCIABOSCO Edoardo (cl. 1990) – pregiudicato,
  • SANTAGATI Marco Andrea (cl. 1996) – pregiudicato,

perché ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.

Nel corso di analogo servizio effettuato nella serata dei ieri nel quartiere di Nesima Superiore, segnatamente a San Leone, personale della Sezione “Contrasto al Crimine Diffuso”, faceva accesso in via dell’Adamello ove, alla vista degli agenti, si verifica un “fuggi fuggi” di giovani.

Gli investigatori si ponevano alle calcagna di quattro di essi, notando l’appartamento ove avevano trovato riparo che risultava di proprietà di PITERÀ Matteo.

Ad esito perquisizione domiciliare, sul tavolo della cucina, venivano rinvenute e sequestrate n.3 buste di cellophane contenenti sostanza stupefacente del tipo cocaina per un peso totale di gr.60, materiale per il confezionamento della droga e 400 euro circa in banconote di vario taglio ritenuto provento dell’attività illecita.

Sulla scorta di quanto sopra, i predetti venivano dichiarati in stato di arresto perché responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posti a disposizione dell’A.G.