Lo ius soli separa e divide: il Papa accusato di spingere per la legge; attacco contro le parole pronunciate in occasione della “Giornata del migrante”

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Papa Francesco per le sue legittime dichiarazioni sull’accoglienza e lo ius soli in occasione della “Giornata del migrante”, ha incassato un attacco selvaggio (non c’è altro termine per definirlo!) da parte di Matteo Salvini (Lega) e della Destra reazionaria.
Il leader della Lega è a tutto campo ovunque: su giornali, tv ed anche nelle comparsate televisive, magari sponsorizzando anche l’hotel che lo ospita, come nel caso della trasmissione di ieri sera “In onda” su La7.
Oltre al solito ritornello sui migranti ospitati negli alberghi a 3 stelle (stavolta siamo scesi di 1 stella!), il leader della Lega – provocato a dovere – ha sparato contro il Vaticano per gli appartamenti sfitti ed i beni che potrebbero essere dati ai poveri. Razzisti e xenofobi si nasce o ci si diventa per fare politica becera?
Per tutti gli altri che la pensano come Salvini e per quanto dichiarato da Daniele Capezzone (Direzione Italia), per quello che vale politicamente, è meglio lasciar perdere!
Contro lo ius soli si schiera anche Alessandro Sallusti che dalle colonne de “il Giornale” di ieri attacca Papa Bergoglio parlando di “golpe”, affermando che “se ne sta (…) giustamente rintanato e protetto nella sua città-Stato-fortezza e dice a noi che dobbiamo accogliere tutti senza se e senza ma” e rincara la dose, con malcelata perplessità, chiedendosi se “(…) è possibile far capire a un Papa Re, pure un po’ marxista, che in democrazia decidono i cittadini e non i sovrani e i cardinali?”
E si risponde anche da solo: “ Penso di no, del resto se la Chiesa avesse sposato questo principio Bergoglio probabilmente oggi non sarebbe sulla Cattedra di San Pietro ma pensionato in una parrocchia di Buenos Aires”.
Siccome non si fa mancare nulla, Sallusti chiude il suo articolo affermando che “(…) se fossimo in democrazia, neppure Gentiloni sarebbe premier. Che due non eletti provino a segnare il futuro dell’Italia è davvero cosa pericolosa”.
Sarebbe il caso di replicare, ma forse non ne vale la pena!
Preoccupa di più, però, la destra xenofoba e razzista che ha attaccato don Massimo Biancalani che ha osato far fare un bagno in piscina ad alcuni giovani migranti ospiti nella sua comunità.
L’attacco frontale è arrivato oltre che dal leader leghista Matteo Salvini anche da Fratelli d’Italia. Per fortuna, don Biancaloni ha ricambiato su Facebook: “Loro sono la mia patria, i razzisti ed i fascisti i miei nemici”. Forse poteva farne a meno, ma quando ci vuole, ci vuole!
Per restare in tema, registriamo che ci sono anche i fascisti d’estate, stavolta nell’isola di Lipari, con tanto di esposizione della bandiera della Decima Mas su uno dei pontili galleggianti del porto turistico. Dopo il lido di Chioggia strapieno di slogan mussoliniani, il fascismo ha espugnato Lipari? Il sindaco di centrosinistra assicura di no, che il vessillo (italiano e fascista!) della Decima Mas sarà rimosso quanto prima, ma il gestore del pontile non ci sta e respinge l’accusa di “apologia del fascismo”.
In questa calda estate d’agosto, questi casi fanno pensare e preoccupano! (n.b.)