Inps, da settembre visite fiscali , ma i medici non ci sono!

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Promessi incentivi sugli accertamenti.  Restano ancora disomogenee le fasce di reperibilità
tra pubblico e privato

Dal 1° settembre sarà l’Inps a svolgere le visite fiscali sulle assenze per malattia dei dipendenti pubblici e privati, ma la “competenza esclusiva” potrebbe naufragare da subito perché il numero dei medici iscritti nelle liste speciali è inferiore al fabbisogno stimato e soprattutto appare disomogenea la localizzazione degli stessi.
Come incentivo alle visite il provvedimento Madia ha anche aperto agli incentivi ai medici in base al numero degli accertamenti, ma il provvedimento deve essere definito.
Bisognerà pure armonizzare le fasce orarie tra dipendenti pubblici e privati, ma in prima istanza si corre il rischio che tutto resti invariato e disomogeneo: pubblico (9-13//15-18), privato (10-12//17-19).
Nel messaggio Inps n. 3265 del 9 agosto 2017 vengono fornite le prime indicazioni sull’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 75 del 27 maggio 2017 recante disposizioni in materia di Polo unico per le visite fiscali. Le nuove regole riguarderanno “tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative…”.
Nel dettaglio:
a) dal 1° settembre 2017, la richiesta di visita medica di controllo (VMC) potrà essere effettuata, da parte delle PP.AA., come di consueto, tramite Portale Inps. Sarà messo a disposizione dei datori di lavoro pubblici un servizio che consentirà in automatico di stabilire se la PA rientra o meno tra quelle di competenza del Polo Unico; in caso positivo, alla richiesta ed effettuazione di VMC non faccia seguito da parte dell’Istituto la richiesta di rimborso e l’emissione di fattura. Il datore di lavoro pubblico che richieda una VMC dovrà specificare se deve essere effettuata o meno la visita ambulatoriale, nelle modalità già attualmente previste in caso di assenza del lavoratore a visita domiciliare, al fine di consentire la verifica dell’effettiva sussistenza dello stato morboso. Una volta effettuate le VMC, l’Inps metterà a disposizione dei datori di lavoro pubblici gli esiti dei verbali mediante i servizi telematici, conformemente a quanto già avviene per tutte le VMC datoriali;
b) sempre dal 1° settembre 2017, in sede di prima attuazione della normativa relativa al Polo unico, gli applicativi in uso presso l’Istituto saranno adattati al fine di acquisire i dati dei certificati dei dipendenti pubblici e disporre un numero prestabilito di visite d’ufficio. Anche per le VMC disposte d’ufficio dall’Istituto verrà restituito al datore di lavoro pubblico l’esito, incluse le informazioni circa i casi di assenza al domicilio e la conseguente convocazione a visita ambulatoriale. In caso di assenza del lavoratore al domicilio a seguito di VMC disposta d’ufficio, si procederà con l’invito a visita ambulatoriale. Nel corso della visita ambulatoriale dovranno essere valutate soltanto l’effettiva sussistenza dello stato morboso e la relativa prognosi, mentre non rientra tra i compiti dell’Istituto la valutazione delle eventuali giustificazioni prodotte.