Ceripnews Redazione
I dati ufficiali ed i risultati. Il nostro commento
Ora che il Miur ha pubblicato i dati ufficiali e che la presidente dell’Invalsi ha benedetto le “eccellenze del Sud (…) che brillano di più in un contesto diverso da quello del Nord” giova riflettere sullo straparlare dei giorni scorsi e sulle tante polemiche sulla presunta generosità delle commissioni nelle scuole meridionali rispetto al Nord.
Noi Ceripnews restiamo sulle posizioni espresse chiaramente nell’articolo pubblicato il 4 agosto scorso (leggi: http://www.ceripnews.it/notizie.htm#node-2203-maturati-con-successo-e-non ) e ribadiamo che piuttosto che disquisire sulle lodi, dobbiamo preoccuparci per l’aumento dei 60/100 (8,4% rispetto all’8% del 2016) nei licei e nei professionali!
Maturità 2017, dati e risultati
All’Esame di Stato quest’anno è stato ammesso il 96,2% delle studentesse e degli studenti.
Il 99,5% delle esaminate e degli esaminati ha ottenuto la promozione.
Il 62,5% ha ottenuto un voto superiore a 70/100.
I 100 sono il 5,3% del totale delle votazioni (nel 2016 5,1%); lieve aumento delle lodi: 1,2% rispetto all’1,1% del 2016.
Le votazioni 91-99 si confermano all’8,5% del totale.
Scendono al 18,9%, rispetto al 19,1% del 2016, coloro che hanno preso un voto fra 81 e 90.
In calo le votazioni 71-80: quest’anno sono il 28,6%, erano il 29,2% nel 2016.
L’andamento delle votazioni 61-70 sale leggermente al 29,1% del totale, rispetto al 29% dello scorso anno.
I 60 passano all’8,4% dall’8% dell’anno scorso.
Per completezza d’informazione riportiamo l’articolo già pubblicato il 4 agosto scorso
CERIPNEWS//NOTIZIE//XVII//04-08-2017//06:00/NODE-2203 Maturati con successo e non
Piuttosto che disquisire sulle lodi, preoccupiamoci per l’aumento dei 60/100 (8,4% rispetto all’8% del 2016) nei licei e nei professionali!
I numeri degli esami di Stato 2017 diffusi ieri dal Miur hanno scatenato i commenti sulla stampa cartacea e web. Giova ricordare che i voti più alti sono stati oltre 5mila, con un incremento maggiore nei licei classici.
Ceripnews non privilegia né gli scoop facili, né i discorsi persi fatti dalla cronaca nostrana e/o da pseudo esperti di settore; si limita a pubblicare solo il report di alcuni dati ed in tal senso si preoccupa di più per l’aumento dei 60/100 nei licei e nei professionali (8,4% rispetto all’8% del 2016) piuttosto che dei 100 e lode!
Noi che da sempre ci siamo occupati di scuola e della sua qualità, non siamo in assonanza con i detrattori e gli scandalizzati a-priori, siamo convinti che la scuola sia “malata di qualità” ed a questa patologia bisogna porre rimedio non censurando i voti alti, spesso determinati da variabili complesse e delicate che solo chi ha presieduto una commissione d’esame ovvero ha fatto il commissario conosce e sa gestisce; meno che mai lo possono capire certi incompetenti che passano per esperti e coloro che scrivono di tutto e di più cercando di fare il colpaccio con ogni briciole di notizie pur di riempire la pagina ed aver pubblicato l’articolo, specie se pagati a bordereau!
Una corretta analisi dei dati deve prevedere la lettura dei voti alti assoluti, incrociati però con la densità di popolazione scolastica, come variabile non secondaria.
La mappa delle Regioni con il maggior numero di voti alti in termini assoluti (da 944 a 200) sono: Puglia con 944 con lode, Campania con 802, Sicilia con 516, Lazio con 473, Emilia Romagna con 376, Calabria con 373, Lombardia con 337, Marche con 296, Veneto con 288, Toscana con 235.
Seguono le Regioni (con voti con lode in numero inferiore a 200): Piemonte con 196, Umbria con 158, Abruzzo con 132, Sardegna 104, Liguria con 96, Friuli Venezia Giulia con 63, Basilicata con 53, Molise e Trentino Alto Adige con 26.
Incrociando però i dati tra i diplomati con lode e la popolazione scolastica, le cose cambiano: la Puglia si conferma al primo posto con il 2,6% dei maturandi con lode, la seconda è l’Umbria con il 2,4% e le Marche sono terze con il 2,3%; segue la Calabria con il 2,2%, il Lazio resta sotto la media con l’1,1% e ultima si colloca la Lombardia.
Diventa anche interessante rilevare che i voti più alti mediamente sono stati raggiunti nei licei dove il 2% ha conseguito la lode e il 7,6% ha avuto 100, con un incremento rispetto all’anno 2016. Tra i ragazzi degli istituti tecnici il 3,7% ha preso 100 e lo 0,5 ha avuto la lode, nei professionali le lodi sono state solo lo 0,1% ed i 100 il 2%.
A crescere, però, come abbiamo scritto sopra, non sono solo i voti alti, aumentano anche i 60/100 che arrivano all’8,4% rispetto all’8,0% del 2016! Nei licei la percentuale si abbassa al 5,6% mentre nei tecnici è dell’11,1% e nei professionali dell’11,6%. Rispetto al 2016 sono aumentati i 60 sia nei licei sia nei professionali. E’ su questi dati che si deve riflettere, non su qualche lode in più! (La Redazione)