Servizio Scuolabus, ieri sera la protesta in aula dei genitori.

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SERVIZIO SCUOLABUS, IERI SERA LA PROTESTA IN AULA DEI GENITORI. I CONSIGLIERI COMUNALI D’ASTA E CHIAVOLA: “INTERCETTATA LA LEGITTIMA INDIGNAZIONE DEI RESIDENTI DELLE FRAZIONI E DELLE CONTRADE PERIFERICHE. I DEMOCRATICI ASSIEME ALLE ALTRE OPPOSIZIONI HANNO OTTENUTO CHE IL COMUNE CI RIPENSI”

“La protesta che il gruppo consiliare del Pd con il resto dell’opposizione ha animato ieri sera in Aula è servita a convincere l’amministrazione comunale di Ragusa che, sulla vicenda del servizio scuolabus, è possibile anche una marcia indietro per venire incontro alle legittime esigenze dei piccoli studenti e, soprattutto, dei genitori preoccupati, giustamente, per i propri figli”. E’ quanto asseriscono i consiglieri comunali del Pd, Mario D’Asta e Mario Chiavola, dopo che, anche grazie all’interessamento dell’Unione comunale del partito, con il segretario Peppe Calabrese, e, in particolare, con la delegata per Marina, Antonella Bellina, decine di persone si sono presentate in Aula per esternare tutto il proprio disagio proprio durante i lavori del civico consesso. “E’ fin troppo evidente – continuano D’Asta e Chiavola – che la creazione dei punti di raccolta non aveva motivo d’essere perché per raggiungere gli stessi i piccoli, soprattutto durante il periodo invernale, quando le temperature scendono e le strade di periferia diventano fangose e piene di pozzanghere, avrebbero messo a repentaglio la propria salute. Ora, invece, la Giunta Piccitto, resasi conto dell’errore, è disposta a rivedere il piano riguardante il servizio in questione e non è da escludere che si possa registrare un ritorno al passato. Anche perché è improponibile che i piccoli restassero fuori quasi mezz’ora in più la mattina e mezz’ora in più il pomeriggio proprio per raggiungere o ritornare dai punti di raccolta. Il Pd ha recitato il ruolo politico adeguato per sensibilizzare la giunta municipale ad assumere la dovuta decisione. In particolare, la delegata per Marina Bellina è riuscita ad intercettare il malumore di buona parte dei residenti della frazione rivierasca che si sono fatti vivi in Aula per fare sentire tutta la propria indignazione rispetto a una scelta assolutamente insostenibile”.