Camere di commercio siciliane, per l’Ugl Sicilia situazione tragicomica

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La Sicilia, regione allo sbando dopo appena cinque anni di Governo a guida Crocetta. L’ultimo allarme viene dato dai Presidenti delle Camere di Commercio Siciliane, in un incontro svoltosi nella sede di Unioncamere Sicilia con il Presidente Crocetta e l’Assessore Lo Bello.

Incontro in cui i Presidenti delle Camere di Commercio denunciano il destino a cui va incontro il sistema camerale a seguito delle riforme volute dal Ministro Madia con il Decreto Legislativo n.219 del 25/11/2016, su volontà dell’ex Presidente del Consiglio Renzi, che riduce l’importo del diritto annuale pagato dalle Imprese del 50% a partire dal 2017. Risparmio per le Imprese, che in Sicilia si traduce in una cifra media di circa cinque euro mensili, (un classico specchietto per le allodole) mettendo in crisi il sistema delle camere di commercio, che non gravano sul bilancio della Regione, né su quello dello stato.

I Presidenti delle Camere di Commercio annunciano il rischio default delle stesse, senza una soluzione politica che salvaguardi il fondo pensioni.

Da parte del sindacato Ugl Sicilia, è stata iloltrata il 4 maggio 2017 una  richiesta all’Assessore Lo Bello per definire  un incontro sul tema,  a cui ha fatto seguito il silenzio.

“Lo stesso Assessore e Presidente della Regione – si legge in una nota dell’Ugl – si impegnano con i Presidenti delle Camere di Commercio, a  ‘risolvere la questione’, in appena sette settimane. Una gestione politica che rasenta la tragicomica”.

“Un fatto è certo, – per l’Ugl Sicilia –  questo Presidente continua a danneggiare la Sicilia e i Siciliani. Le Imprese con il permanere di questo stato di fatto, si ritroveranno a dover sostenere costi ben superiori nel momento in cui i servizi venuti meno dal sistema camerale, saranno erogati da società private.

Riforma voluta dal Governo centrale e condiviso da Crocetta, che avrebbe potuto semplicemente far valere la propria autonomia, data dallo Statuto Speciale.

Che dire, speriamo che il governo che verrà riesca a rimediare anche a questo”.