Il malessere a scuola dilaga, I docenti attaccano la Ministra: dichiarazioni inopportune e operazioni di facciata

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È certamente poco felice la frase attribuita alla ministra Valeria Fedeli secondo cui “i docenti vanno stanati”, come le bestie, si direbbe! Come essere umani, come professionisti pur se mal pagati e scarsamente considerati a livello sociale, semmai si può dire che sono trattati come le bestie!
La frase, se vera, detta dalla responsabile di Viale Trastevere che però non ha mai messo piede in una scuola come docente (né potrebbe, peraltro!) e che sconosce le criticità della scuola, ha fatto imbestialire (per restare in tema!) alcuni docenti che hanno espresso le loro doglianze sulla stampa quotidiana [Fonte: “il Quotidiano” del 04-09-2017], precisando alla Ministra la complessità dell’esercizio della funzione docente oggi, e spaziano dal curricolo, alla Buona Scuola, ai Ds e finiscono con l’utenza, genitori in testa, pretendono le massime tutele possibili per i figli e ad un tempo che diventino piccoli geni, anche se tali non sono.
L’attacco alla Ministra, però arriva anche per la sperimentazione del liceo quadriennale, che – sempre sulla stampa quotidiana [Fonte: “il Quotidiano” del 04-09-2017] – viene definita “un’improvvisazione eclatante”, mentre si è d’accordo per una riforma complessiva dell’ordinamento scolastico, con riscrittura dei programmi conseguente ri-qualificazione del personale docente.
Insomma, in conclusione, tutti vogliono la riforma dei cicli scolastici, rivedendone la struttura dalla scuola primaria alle superiori, perché “parlare di riduzione dei licei senza intervenire sui processi formativi e sui contenuti, appare solo un’operazione di facciata”.