L’Unione europea, pronta ad intervenire sulle fake news

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Lo ha annunciato Roberto Viola, direttore generale Dg Connect della Commissione europea  L’impegno del Miur per una «educazione civica al digitale»

L’Unione europea è pronta ad intervenire sul tema delle fake news e sulla rimozione dei contenuti illegali in rete, se gli operatori non si attiveranno in maniera efficace per arginare il fenomeno. Lo ha annunciato il direttore generale Dg Connect della Commissione europea.
Secondo Viola «occorre aiutare i giornalisti a mantenere la loro professionalità e per questo è stata riformata la regolamentazione del diritto d’autore con il riconoscimento della testata (…) e la protezione dei contenuti in rete».
«Occorre avere ben presente – insiste Viola – che ciò che è illegale nella vita reale, lo è anche nella vita online. Per questo abbiamo chiesto alle piattaforme di rimuovere i contenuti illegali entro qualche mese, altrimenti saremmo costretti ad intervenire. L’altro aspetto è l’alfabetizzazione digitale: le fake news non sono illegali e non vogliamo istituire il ministero della verità, bisogna combatterle con la cultura».

Anche la Ministra Fedeli ha sottolineato la necessità di intervenire a livello culturale ed ha comunicato di aver raggiunto un accordo sull’educazione civica al digitale che partirà il 31 ottobre prossimo con programmi mirati nelle scuole, insieme a Google, a Confindustria ed anche altri soggetti che hanno la responsabilità delle diverse piattaforme.
«Non possiamo fare molto, ha affermato la responsabile del Miur, ma molto possono fare i media, ma deve esserci un’alleanza a 360 gradi su questo».
Anche la presidente della Rai, Monica Maggioni, è intervenuta sull’argomento nel corso di un dibattito, ricordando che il Prix intitolato proprio “Back to facts” tende a «tornare ai fatti; non è che i falsi siano mancati nella storia – ha affermato la Presidente della Rai – quello che è cambiato è la pervasività di chiunque voglia inquinare il mondo delle notizie, anche usando il più subdolo degli strumenti che il verosimile».

Ceripnews