Assessore D’Este: “presto un Piano unico di intervento per preservare i beni culturali dai disastri idrogeologici”

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 “Lo definirei davvero ‘un momento storico’ per quanto riguarda la salvaguardia dei beni di interesse culturale nel nostro territorio”. L’assessore comunale alla Protezione civile, Giorgio D’Este, ha presentato così questa mattina, nel corso della conferenza stampa sull’esercitazione “Litorale Nord”, l’importante delibera (214/2017) approvata dalla Giunta comunale nella sua ultima riunione, in cui si dà il via libera alla firma del Protocollo d’intesa per la messa in sicurezza dei beni culturali ubicati nella provincia di Venezia in caso di situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici.

“Per la prima volta – ha spiegato ancora D’Este -siamo riusciti a mettere seduti ad uno stesso tavolo con il Comune, la Regione, la Prefettura, la Soprintendenza, nonché i rappresentanti delle realtà che ospitano opere di grande interesse culturale per definire un ‘modus operandi’ comune in caso del verificarsi di eventi catastrofici. Il primo passo sarà la creazione di un ‘database’ in cui siano elencati tutti i beni culturali, laici ed ecclesiastici, presenti nel territorio della Città metropolitana. Questi dati saranno interfacciati con le mappe di rischio già a nostra disposizione. Da qui si potrà predisporre un Piano unico di intervento, che abbia una funzione in primis preventiva: e nella fase operativa ci sarà infine di grande aiuto anche il lavoro del nostro Centro Maree che è coinvolto nel progetto.”

Il protocollo prevede inoltre la definizione ed il conseguente adeguato allestimento dei locali in cui le opere poste in salvo dovranno essere poi momentaneamente custodite. “Un problema – ha sottolineato ancora D’Este – non di secondaria importanza, perché questi capolavori devono trovare ricovero in spazi in cui non possano subire danneggiamenti, sia traumatici che climatici, e che ovviamente garantiscano criteri di sicurezza contro eventuali tentativi di furto o altro.”

Il Comune di Venezia si impegna inoltre a potenziare il sistema comunale di protezione civile anche attraverso la realizzazione di corsi di formazione, informazione e addestramento specifici per la tutela e la messa in sicurezza dei beni culturali, nonché a promuovere studi e analisi del territorio che permettano una ancora più puntuale individuazione delle aree a pericolosità idraulica.