“Abbiamo proclamato lo stato di agitazione della categoria perchè il Comune di Palermo ed il Comando della polizia Municipale continuano a restare sordi rispetto alle nostre richieste di chiarimento sulla periodicità delle visite mediche per l’accertamento dei requisiti psico-fisici a favore degli appartenenti alla polizia locale in materia di possesso, uso e maneggio dell’arma in dotazione”.
A dichiararlo Marcello Ficile, Segretario provinciale della Federazione Autonomie locali dell’Ugl e Daniele Galici, Rsa presso il Comando di polizia Municipale.
“Contestiamo le modalità di accesso alla visita psico-fisica e quanto assunto dal Comandante della P.M. di Palermo circa il fatto che gli agenti di Polizia Locale che svolgono servizio esterno siano “in toto” regolarmente sottoposti a visita del Medico Competente ogni due anni ai sensi del decreto legislativo n.81/2008”.
“Rileviamo – proseguono i due sindacalisti – che non tutti gli agenti che svolgono servizio esterno siano sottoposti ogni due anni a visita del Medico Competente”.
“Sosteniamo – affermano Ficile e Galici – che debba essere il medico militare o dell’Asp a certificare l’idoneità al maneggio dell’arma per tutti coloro che svolgono servizio esterno nelle funzioni ausiliarie di Pubblica sicurezza previste dall’Ordinamento della Polizia Municipale (articolo 5 legge 7 marzo 1986, n.65)”.
“Ci auspichiamo – concludono i responsabili dell’Ugl – che sia il Sindaco che il Comandante della Polizia Municipale chiariscano modalità di accesso e tempi in ordine alla visita medica per tutti i dipendenti in possesso dell’arma che esplicano servizio esterno e che non sia, invece, appannaggio di pochi”.