Fisacat Cisl Filcams Cgil sui licenziamenti Ksm

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Malgrado resti aperto il confronto a livello nazionale, in virtù del quale è stato chiesto di bloccare le azioni territoriali, la KSM continua ad inviare a casa dei lavoratori le lettere di licenziamento; infatti dopo le prime 50 lettere spedite nel mese di agosto, senza alcuna comunicazione alle OO.SS., sembrerebbe ne  siano state inviate altre 70,  inserendo in questa seconda tranche anche  lavoratori di servizi fiduciari inizialmente non coinvolti nella procedura.

Dichiarano Mimma Calabrò  – Segretario di Fisascat Cisl Sicilia –  e Salvatore Leonardi – segretario Cgil Filcams Sicilia :

“Dopo gli impegni romani, non si comprende questo atteggiamento dell’Azienda che,  non fornisce alle OO.SS.  le risposte attese e manda le lettere di licenziamento ai dipendenti, sebbene le graduatorie siano da noi  ampiamente state contestate con i conseguenti ricorsi depositati dai lavoratori interessati.

Questi licenziamenti sono a valle di un estenuante esame congiunto, protrattosi per circa 5 mesi ,   che coinvolgeva 516 G.P.G ed 8 amministrativi , e  che si è concluso con un verbale negativo a firma di tutte le sigle sindacali,  a causa delle richieste inaccettabili formulate al tavolo dall’azienda che, a fronte di una pesantissima decurtazione economica richiesta,  comunque non garantiva la salvaguardia di tutto il perimetro occupazionale, lasciando fuori ancora 150 lavoratori G.P.G.

Per quanto sopra esposto  non comprendiamo e stigmatizziamo le dichiarazioni strumentali rese sulla stampa da una sigla sindacale – che potrebbero prestare il fianco ad interpretazioni populistiche in un momento così critico per i lavoratori e le loro famiglie –  nelle quali si lanciano accuse di superficialità nell’affrontare la vertenza.

Nel respingere al mittente tali  accuse si ricorda che l’esito negativo della procedura  non solo riporta la firma di Filcams CGIL , Fisascat CISL  e UILTUCS congiuntamente, ma è stato anche sancito dalle molteplici  assemblee dei lavoratori che hanno condiviso insieme al sindacato l’impossibilità di accettare le proposte formulate dall’Azienda”.