Latitante dal 2011, catturato su una nave in arrivo alla scalo marittimo di Palermo, responsabile del reato di violenza sessuale

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LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN CITTADINO TUNISINO, LATITANTE DAL 2011, DESTINATARIO DI UNA MISURA  DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE, POICHE’ RESPONSABILE DEL REATO DI VIOLENZA SESSUALE AGGRAVATA

 

La Polizia di stato ha tratto in arresto  LAMINE Abdelfattah, 51enne cittadino  tunisino, destinatario di un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Tribunale di  Milano, per il reato di violenza sessuale aggravata.

Con un’Ordinanza del marzo 2011, il LAMINE era stato dichiarato LATITANTE. Giudicato in contumacia, era stato successivamente condannato, con sentenza esecutiva, a cinque anni di reclusione ed al pagamento di ventimila euro quale ristoro dei danni cagionati, in ordine al reato di violenza sessuale aggravata nei confronti della moglie, commessa in provincia di Milano dove i due abitavano.

La cattura del cittadino tunisino, ricercato anche in ambito internazionale, rientra nell’ambito dei servizi predisposti dalla Polizia di Stato per la prevenzione ed il contrasto dell’immigrazione clandestina.

In tale contesto fondamentale ed incisiva è stata l’azione di controllo condotta dagli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Polizia di Frontiera Marittima di Palermo, che verificando le liste passeggeri in arrivo e in partenza dallo Scalo Marittimo di Palermo, hanno riscontrato la presenza del cittadino tunisino destinatario del provvedimento.

I poliziotti, saliti a bordo della nave appena attraccata nel Porto palermitano, hanno predisposto un servizio di osservazione volto alla ricerca e alla cattura del malvivente tunisino.

Lamine è stato raggiunto e arrestato mentre si aggirava tra le autovetture pronte allo sbarco. Condotto presso gli uffici di Polizia, dopo gli accertamenti di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale “Pagliarelli”.