Elezioni politiche: si vota il 4 marzo 2018. Ieri pomeriggio sono state espletate tutte le procedure istituzionali

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ROMA – Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni prima e poi i Presidenti del Senato, Piero Grasso e della Camera, Laura Boldrini, sono stati ricevuti dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Presidente Mattarella, dopo questi incontri, ha firmato il decreto di scioglimento del Parlamento che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio.
Il Consiglio dei Ministri di ieri sera, ha dato il “via libera” ai decreti elettorali indicando la data per il rinnovo del Parlamento: il 4 marzo 2018. Per il 23 marzo le Camere sono convocate per la prima seduta dopo lo elezioni, per eleggere i rispettivi presidenti.
Secondo i dati pubblicati dall’Annuario Istat, si apprende che c’è sempre meno voglia di politica: il 24% non si informa, il 32% non ne parla mai. Un brutto segnale, dato che stiamo parlando del 56% degli elettori italiani!
Come abbiamo scritto ieri (28/12/2017 – http://www.ceripnews.it/la_nota.htm#node-3972-gentiloni-al-colle ), si chiude così una legislatura alquanto complicata ed imprevedibile con una partenza ed una durata quinquennale su cui non scommetteva nessuno e che, in un modo o nell’altro, è arrivata al suo termine naturale (si chiude infatti appena pochi giorni prima della scadenza naturale) grazie all’opera silenziosa, ma efficace, del Premier Paolo Gentiloni.
Un uomo politico eccezionale, dato che “da anni e anni non s’era più visto uno così capace di navigare nella tempesta con vele stracciate e il timone che fatica a rispondere”, coma ha scritto Marcello Sorgi su “La Stampa” del 27/12/2017.
Da oggi, come mai prima, spazio ai “saggi” delle analisi politiche per fare le pulci a tutti i provvedimenti portati a termine ed a quelli che invece si sono arenati (si pensi, solo per fare gli ultimi esempi: ius soli, vitalizi e riforma dei partiti. (c.c.)