Il Global Compact on Migration è l’accordo sull’immigrazione delle Nazioni Unite firmato nel settembre del 2016 da 193 Paesi, a New York. Il Testo, conosciuto come “Dichiarazione di New York”, è stato posto in essere in occasione del summit straordinario sui migranti e rifugiati ed il suo principale obiettivo è quello di regolarne la gestione, sia al momento dell’accoglienza che del sostegno.
All’interno del programma ben definito del “patto” troviamo anche un’altra serie di impegni, come quello sull’assistenza sanitaria e sull’aiuto economico, e campagne volte a combattere lo sfruttamento, il razzismo e la xenofobia.
La Dichiarazione dovrebbe subire modifiche volte ad un miglioramento generale entro il 2018.
Tra i membri del Palazzo di Vetro firmatari dell’originale Accordo anche Barack Obama, ex Presidente degli Stati Uniti d’America.
Ben diversa, per ideologia, principi e struttura, è l’idea su questo “tema caldo” dell’attuale Presidente Trump: “saranno gli #USA a decidere quali immigrati potranno essere ammessi nel Paese”. Ha dichiarato, anche tramite i rappresentati di Washington, che gli Stati Uniti usciranno dall’Accordo Onu poichè non molto coerente con la politica america.
Anche dal Messico si è espressa l’amabasciatrice americana Nikki Haley, ricordando che le decisioni sull’immigrazione sono sempre (e solo) state prese dagli americani.