Patto per Catania, terzo incontro della “Cabina di regia”

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Un incontro che è servito a tracciare, con una dettagliato cronoprogramma, i prossimi interventi. Il sindaco Bianco: “Grazie al lavoro di squadra e ad una costruttiva concertazione i lavori del patto per Catania stanno registrando sensibili passi in avanti, soprattutto su mobilità e zona industriale, due ambiti sui quali la città oggi gioca una delle sue partite più importanti”. Plauso, condivisione soddisfazione per merito e metodo da parte di tutti gli intervenuti.

“Grazie al lavoro di squadra e ad una costruttiva concertazione i lavori del patto per Catania stanno registrando sensibili passi in avanti, soprattutto su mobilità e zona industriale, due ambiti sui quali la città oggi gioca una delle sue partite più importanti”. Così il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha aperto questa mattina a Palazzo degli Elefanti, il terzo incontro della “Cabina di regia” del Patto per Catania, dopo quelle del 23 giugno e del 25 luglio, che si è svolta nella sede della StMicroelectronics. Un incontro che è servito a tracciare, con una dettagliato cronoprogramma, i prossimi interventi. Si comincia dai lavori per le piste ciclabili di 8 chilometri, costo 2 milioni di euro, che partiranno il 10 febbraio a Librino, “luogo scelto per la prima volta da un presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, – ha sottolineato il Sindaco – per la sua visita a Catania il prossimo 16 gennaio. E in quell’occasione informerò il presidente di quello che stiamo facendo nei quartieri con le varie iniziative del Patto per Catania”. Gli interventi per la pista ciclabile rientrano nell’ambito del Parco urbano del quartiere di Librino, sono divisi in due lotti, il secondo dei quali è in corso di progettazione con un costo finale previsto di 4 milioni di euro.
Sempre a Librino sono anche in corso d’opera i lavori per l’ospedale San Marco che comincerà ad aprire alcuni padiglioni da fine marzo.
Erano presenti i rappresentanti di tutte le maggiori forze sindacali, degli ordini professionali, dell’Università di Catania, di Confindustria, Confcommercio, Cna ed altri ancora, oltre alla Segretaria Generale del Comune Antonella Liotta, il Capo di Gabinetto Gianluca Emmi, il consulente del sindaco per i rapporti istituzionali Francesco Marano, il responsabile tecnico del Patto Fabio Finocchiaro.
I presenti hanno condiviso con il Sindaco la soddisfazione per il celere andamento dei lavori dettato da una efficace sinergia fra le parti.
La tabella di marcia vede per metà febbraio l’inizio dei lavori della rampa di collegamento alla viabilità esistente nonché la via di fuga Rotolo – Ognina. Questa parte dei lavori avrà un costo totale finale di 8 milioni di euro. Il secondo blocco che riguarderà un’ulteriore via di fuga Europa- Rotolo, che è in corso di progettazione e prevede una spesa finale di 16 milioni di euro.
Una novità sono i lavori di rifacimento stradale nella zona Asi (Area di sviluppo industriale) che grazie al progetto CTA Mover permetteranno di iniziare già a marzo gli interventi, per una tranche di un milione e mezzo di euro, aggiungendosi agli importi previsti dal Patto di due milioni e 300 mila euro e ai lavori in programma per gli altri lotti.
In questa direzione, si è registrato un impegno particolare nei confronti della Zona Industriale.
Un’attenzione particolare è stata riservata anche al trasporto urbano, per incrementare la flotta circolante di autobus: arriveranno, a partire da aprile, 40 nuove vetture. A queste, come ha sottolineato la segretaria generale Liotta, se ne aggiungeranno altre 45 frutto dei risparmi realizzati.
Previsti inoltre, grazie ad un bando regionale, autobus elettrici che circoleranno nel centro storico. Miniautobus dedicati arriveranno, sempre con il Patto, per le periferie a nord di San Giovanni Galermo e Trappeto.
Già conclusi numerosi interventi di messa in sicurezza che riguardano le scuole della città. In particolare le scuole: De Amicis (via Merlino), Pizzigoni (via Siena), Verga (via Leopardi), Nazario Sauro, Verga (viale De Gasperi), Malerba (piazza Pergolesi, via Pidatella, via Messina), Manzoni (via Plebiscito), Deledda (piazza Montessori), Santo Di Guardo (via Vita), Montessori (via Di Gregorio, via IV Novembre), Malerba (via Anfuso), D’Annunzio (via Brindisi). Il secondo blocco di interventi riguardanti le scuole inizieranno tra aprile e maggio prossimi. Si tratta degli istituti Musco, Brancati, Caronda, Tempesta, Montessori, Pestalozzi, Petrarca, Vittorino da Feltre.
Nel 2018 partiranno pure le infrastrutture dedicate all’inclusione sociale con la realizzazione e il recupero di alloggi previsti sia dal Patto di Catania sia dal Pon per importi rispettivamente di 8 milioni e 500 mila e 9 milioni e 500 mila euro. Start dei lavori a breve pure per l’efficientamento energetico, numerosi interventi stradali, caserma dei Carabinieri.
“Naturalmente su ciò che si realizzerà per l’emergenza abitativa, che mi sta molto a cuore – ha sottolineato il sindaco Bianco – compreso il centinaio di alloggi del Palazzo di Cemento, sarà messa la massima cura nel rispetto delle regole e delle graduatorie degli aventi diritto”.
Il sindaco Bianco ha ricordato che per il “Cantiere Catania” l’investimento totale, tra pubblico e privato, è di 2 miliardi e 448 milioni di euro. Un miliardo e 772 milioni di euro così suddivisi: 1 e 362 milioni come “Programmazione finanziaria straordinaria” (Patto per lo Sviluppo della Città di Catania 654.000.000, Patto per il Sud 289.000.000, Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 92 milioni, Programma Operativo Complementare Pon Metro 2014-2020 25 milioni, Programma Operativo Regionale Fesr 2014-2020 Agenda Regionale 42 milioni, Programma Sport e Periferie 4 milioni, Programma Straordinario Interventi Periferie 16 milioni, Piano di recupero di Corso dei Martiri 240 milioni) e 410 milioni di investimenti privati. Vanno aggiunte le risorse per la realizzazione della Metropolitana: 60 milioni per la tratta Nesima-Monte Po e 90 milioni per quella Stesicoro-Palestro (cantieri già aperti), 124 per Monte Po-Misterbianco e 402 da Palestro-Librino verso l’aeroporto (tratte già finanziate).
“La concertazione – ha concluso il Sindaco – non è stata un esercizio verbale tra le parti ma un impegno fattivo. Sentire il fiato sul collo della città produttiva, civile e del sindacato è stato uno sprone che ha portato ad agire tutti insieme per la crescita e lo sviluppo del nostro territorio”
Sindacati, imprese, ordini professionali hanno espresso: “apprezzamento per la fattiva sinergia che ha prodotto concreti risultati facendo di Catania la realtà più dinamica in Sicilia rispetto ad altre città metropolitane e ad altre province”. E’ stato inoltre espresso compiacimento per il tempi ed i modi in cui Sindaco e Comune hanno proceduto. E’ stato sottolineato da più parti come la “squadra sia ccompatta ed operativa grazie all’azione ed alla volontà del sindaco Bianco” e questo fa diventare il progetto una “iniziativa valida” che rappresenta un vera e propria “svolta epocale”.
Unanime il plauso dei sindacati che hanno particolarmente apprezzato la volontà e l’azione dell’amministrazione comunale di proseguire nella concertazione.
Giacomo Rota della Cgil ha “apprezzato il metodo e merito della discussione, l’aver confermata la scelta concertativa sullo stato dell’arte. Molto importanti gli interventi nella zona industriale come anche gli approfondimenti su tutti gli aspetti che riguardano l’avanzamento del Patto a partire, per esempio, dall’acquisto dei nuovi autobus. Ci fa piacere che il Comune di Catania primeggi in Sicilia sull’utilizzo delle risorse a disposizione”. Parole condivise da Giovanni Musumeci dell’Ugl che apprezza la volontà dell’amministrazione di continuare la concertazione anche per l’utilizzo delle risorse giunte grazie all’attuazione dei progetti. Concertare anche l’utilizzo dei bus è stata una nota molto positiva”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Attanasio della Cisl che ha reso noto di avere monitorato “tutte le città siciliane e Catania é la migliore come capacità di raccogliere fondi, presentare progetti e soprattutto capacità e rapidità di spesa”.
Il segretario confederale Salvo Bonaventura, d’intesa con la segretaria generale Uil Enza Meli che era assente per la concomitanza di altri impegni sindacali, ha sottolineato la necessità di “stanare le incompiute”. Per questo, la Uil “assicura pieno sostegno all’amministrazione comunale nel monitoraggio delle opere pubbliche che sono state annunciate e dovrebbero essere realizzate a Catania, tra cui quelle che interessano la Zona industriale e il Porto”. “A proposito del degrado della Zona industriale, che il nostro sindacato ha definito la madre di tutte le vertenze cittadine, riteniamo fondamentale l’immediata realizzazione delle opere di messa in sicurezza dell’area e sollecitiamo il miglioramento delle linee di trasporto pubblico urbano perché i lavoratori possano utilmente raggiungere le proprie sedi occupazionali con i bus dell’Amt, evitando così di esporsi quotidianamente a rischi alla guida delle proprie vetture come oggi avviene”.
Il segretario provinciale della Cna Andrea Milazzo ha sottolineato come questa sia “Una eccezionale opportunità per Catania e diamo atto al sindaco della grande capacità avuta nell’intercettare risorse tanto importante”. Milazzo ha poi avanzato la proposta di “Tutelare le piccole imprese locali affinché queste risorse restino nel territorio, senza andare contro le norme, creando lotti più piccoli e una riserva delle quote percentuali di gara per le imprese fino a 10 dipendenti con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro”.
“A nome mio personale e degli imprenditori – ha detto al termine dell’incontro Antonello Biriaco, vice presidente vicario di Confindustria Catania – ringrazio il sindaco Enzo Bianco per il lavoro svolto. Dietro i primi risultati raggiunti c’è un grande lavoro di squadra di tutta l’Amministrazione. Oggi registriamo con soddisfazione passi avanti concreti nella direzione di quella “normalità”, che gli imprenditori attendono da tempo, necessaria a garantire le giuste condizioni di vivibilità e attrattività del nostro polmone industriale. La strada da percorrere è certamente complessa, ma siamo fiduciosi che con il contributo di ciascuno di noi sarà possibile riavviare un circuito capace di generare nuovi investimenti, occupazione e sviluppo”.
Il prossimo appuntamento per i lavori relativi al Patto di Catania sarà un tavolo tecnico il 22 gennaio.