Secondo Uil i costi della politica ammontano a circa 23,2 miliardi di euro annui, un numero abbastanza più elevato dell’1 miliardo conteggiato da Matteo Renzi; circa 757 euro per cittadino. La somma risulta essere il risultato dei costi diretti e di quelli indiretti, e pesano per l’1,5% del PIL.
Angeletti, segretario generale della Uil, chiarisce che: “si tratta di costi in aumento che potrebbero essere ridotti – se solo qualcuno lo volesse davvero, mi viene da dire – di circa 7 miliardi senza dover compromettere il funzionamento di alcun organo e destinarli alle persone che lavorano e alle imprese virtuose”. Continua il segretario generale: “oltre 1,1 milioni di persone vivono di politica e non ce lo possiamo più permettere”.
Cerchiamo di capire a cosa servono effettivamente questi 23,2 miliardi di euro:
- 3 miliardi di euro vengono utilizzati per il funzionamento degli Organi dello Stato centrale (Presidenza della Repubblica, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Corte Costituzionale, Presidenza del Consiglio, Indirizzo politico dei Ministeri);
- 501 milioni di euro vengono spesi per il funzionamento della Corte dei Conti, Consiglio di Stato, CNEL, CSM, Consiglio Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia;
- 458,6 milioni vengono spesi solo per il funzionamento del Consiglio dei Ministri;
- 3,1 miliardi di euro per gli Organi di Regioni, Province e Comuni;
- 2,2 miliardi per le consulenze, gli incarichi e le collaborazioni;
- 2,6 miliardi per i compensi, le spese di rappresentanza e il funzionamento dei consigli di amministrazione e degli organi collegiali di Società, Consorzi, Enti e Fondazioni pubbliche o partecipate dalla Pubblica Amministrazione;
- 2 miliardi sono i costi della mobilità (auto blu e grigie, taxi, vetture a noleggio);
- 390 milioni di euro è il costo per il funzionamento della “Direzione” (Direttore Generale, Direttore Amministrativo, Direttore Sanitario) delle 222 Aziende Sanitarie e Ospedaliere;
- 2,8 miliardi per i costi del personale contrattualizzato di nomina politica (Dirigenti, Direttori, Funzionari).
“Ci vorrebbe più coraggio da parte della politica italiana per ridare forza e credibilità al proprio ruolo, con delle vere riforme atte a riordinare e semplificare l’assetto istituzionale del Paese”, sostiene Uil, “va rivisto urgentemente, ed una volta per tutte, l’attuale sistema dei rimborsi elettorali ai partiti, legandolo, magari, alle spese realmente sostenute in campagna elettorale e, contemporaneamente, va ridotto in maniera drastica il finanziamento dei gruppi parlamentari e consiliari regionali”.