Dnat. Licenziati cinque lavoratori presso scalo Punta Raisi

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“Licenziati cinque dei quindici lavoratori della Dnata in servizio presso lo scalo di Punta Raisi “- lo dichiara il Segretario Provinciale UGL Trasporto Aereo Domenico De Cosimo. “La Dnata e’ un’azienda che opera nel settore dei servizi di catering presso lo scalo palermitano, e non solo – spiega il sindacalista – le Segreterie Nazionali che hanno seguito la procedura 223/91 dichiarata dall’azienda dalle fasi iniziali, hanno proclamato una prima azione di sciopero nazionale di quattro ore, dalle 10 alle 14 del 26 febbraio.
Questa la prima forma di lotta contro un’Azienda che nelle scorse settimane aveva preso un impegno formale al Ministero del Lavoro dicendosi disponibile a rivedere il numero dei licenziamenti, se il personale avesse accettato riduzioni spontanee di orario e maggiore flessibilità”.
“Questo è quanto avvenuto anche tra i lavoratori dello scalo Palermitano – aggiunge – -che avevano dato disponibilita’ ad una possibile riduzione delle ore di lavoro pur di mantenere l’attivita’ lavorativa.
Purtroppo dopo l’ ultima riunione al Ministero, l’Azienda ha fatto marcia indietro rispetto alle prime aperture,affermando che avrebbe proceduto con i licenziamenti e, anzi, si riserva la valutazione per ulteriori esuberi in tutti gli scali.
Ed infatti con una tempistica veramente a dir poco allucinante (riunione al ministero in data 01 c.m-)il giorno 02 c.m, venivano consegnate le Cinque lettere di licenziamento”.
“Se da un lato – denuncia De Cosimo – e’ pur vero il problema della perdita di commessa dalla Dnata, dall’altro non riusciamo a spiegarci ,vista la “solidarietà -disponibilita’” dei lavoratori ,perche’ la stessa azienda non ha voluto neanche tener conto,prendere in considerazione la proposta dei lavoratori”.
“Chiederemo a breve – conclude – un incontro al fine di capire come intende affrontare la stagione prossima Summer , presso lo scalo Palermitano visto la riduzione di cinque unita’ lavorative, questa decisione, va contro ogni impegno che l’azienda aveva preso nei confronti dei Sindacati e del Ministero, di uno scalo in forte crescita in termini di passeggeri e movimenti aerei, ma che nei fatti vede a rischio posti di lavoro di operatori del settore del Trasporto Aereo”.