Contratto di fiume del bacino Eleuterio: 12 sindaci firmano il protocollo di intesa

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Produrrà qualificazione del territorio e sviluppo

E’ Bagheria il Comune capofila del “Contratto di Fiume e di Costa del bacino idrografico R 19037 Eleuterio”.

E’ stato firmato oggi, 15 marzo 2018, un protocollo di intesa per l’istituzione del Contratto di Fiume tra 12 Comuni, quelli afferenti appunto al bacino idrografico 19037 ed esattamente Bagheria (comune capofila), Belmonte Mezzagno, Bolognetta, Misilmeri, Casteldaccia, Corleone,  Ficarazzi, Godrano,  Marineo,  Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e Santa Flavia.

Ma cos’è un contratto  di fiume? I Contratti di Fiume (CdF) sono strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale.
I soggetti aderenti al CdF definiscono un Programma d’Azione condiviso e si impegnano ad attuarlo attraverso la sottoscrizione di un accordo.  Il contratto di fiume che è stato sottoscritto oggi è relativo alla valle del fiume Eleuterio.

Alla sottoscrizione del protocollo di intesa erano presenti oltre al sindaco del Comune capofila, Patrizio Cinque,  i sindaci di Belmonte Mezzagno,  Salvatore PiazzaBolognetta  Gaetano Grassadonia, il sindaco di Ficarazzi con il suo vice Paolo Francesco Martorana, il sindaco di GodranoEpifanio Mastropaolo, di Marineo Barbaccia, e ancora la prima cittadina di Milsilmeri Rosalia Stadarelli, il sindaco di Santa Cristina Gela Massimo Diano, ed un rappresentante della Commissione straordinaria di Corleone.

Insieme ai primi cittadini, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bagheria, Fabio Atanasio,  Angelo Torre del Cope Teramo delegato dei Contratti di Fiume Sud Italia, Egidio Marchese ingegnere capo dell’Ufficio Genio Civile di Enna, ed il suo omologo di Palermo, Manlio Munafò, il dottor Eugenio Cottone, esperto in materie ambientali e giuridiche ed il referente Cesvop per i contratti di fiume Enzo Bisconti. Con loro anche una serie di rappresentanti di associazioni dei territorio  facenti parte del costituendo Forum Eleuterio.

Il contratto di fiume deve essere inteso come una nuovo metodologia di pianificazione e progettazione territoriale, ambientale e socio-economica, recepibile nelle politiche e nelle attività di tutti i soggetti firmatari, per la condivisione delle decisioni sul territorio e per la creazione di un sistema di azione locale basato sulla concertazione ed integrazione, fondandosi su un approccio trasparente ed interattivo. E’ un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati che coinvolge in prima istanza i cittadini.

La giunta municipale bagherese, con la delibera n. 41 del 13 febbraio 2018,  aveva già approvato l’attivazione, in qualità di comune capofila, del contratto di fiume e di costa del bacino Eleuterio ed aveva approvato il protocollo di intesa sottoscritto oggi.

Con quella delibera si sottoscriveva la carta di Aalborg, per lo sviluppo durevole sostenibile, i principi di Agenda 21 Italy, si esprimeva parere favorevole per la nomina a titolo gratuito dell’architetto Daniela Lima quale esperto coordinatore del contratto fiume e di costa Eleuterio e ci si impegnava a nominare il responsabile comunale quale referente tecnico presso la segreteria del CdF.

Con la sottoscrizione di questo contratto le amministrazioni avviano una serie di azioni concrete e coordinate che saranno in grado di garantire la sicurezza dei territori, il risanamento delle acque e, più in generale, una riqualificazione territoriale  ed ambientale del bacino idrografico dell’Eleuterio, che induca sviluppo socio-ecnomico positivo e sinergico in ambito industriale, agricolo, turistico, urbano.

“Questo contratto di fiume ci offre la possibilità di risolvere un problema annoso, legato allo stato di degrado del Fiume Eleuterio che non è un problema solo bagherese – dice il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque – metterà in atto azioni e strategie condivise non solo per risolvere il problema ambientale ma offrirà una chance al turismo territoriale, all’economia locale grazie alle istanze che partono dal basso. In quanto al nostro territorio ci aiuterà ad inquinare meno il mare di Aspra presso il quale confluiscono anche gli smaltimenti che scendono da altri territori, sino a riportare il fiume Eleuterio allo splendore di un tempo quando era navigabile”.

Anche gli altri sindaci hanno manifestato la speranza che i problemi derivanti dall’assenza o malfunzionamento dei depuratori dei loro territori, si pensi soprattutto ai comuni di collina, potranno essere risolti con questo progetto che condivide una logica territoriale estesa di condivisione comune.

Ha poi sottolineato il ruolo del III Settore e del volontariato Angelo Torre del Cope Teramo delegato dei Contratti di Fiume Sud Italia: “Il terzo settore ha un ruolo fondamentale, per questo è importante il forum degli stakeholder e dei cittadini”.

Presenti anche diversi rappresentanti di associazioni con i relativi rappresentanti: dall’Auser, al Forum dell’Acqua, realtà impegnate su temi ambientali e di salvaguardia delle risorse e dei territori.

A chiudere gli interventi, prima della sottoscrizione del protocollo, il referente Cesvop per i contratti di fiume Enzo Bisconti: «Il contratto di fiume porterà lavoro, grazie all’utilizzo dei fondi europei (le risorse sono afferenti alla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020) con la valorizzazione la la salvaguardia dei luoghi si farà anche imprenditoria».

 

Un ampio servizio con le interviste sarà inserito nel prossimo numero del Tg-web “Comune in…forma” redatto dall’ufficio stampa del Comune di Bagheria.

 

C.S. Bagheria,   15.03.2018 –