Domenica arriva l’ora legale, ecco come prepararsi al cambiamento

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Nel 2018 ora legale entrerà in vigore alle ore 02:00 di domenica 25 marzo e terminerà alle ore 03:00 del 28 ottobre.

Le lancette degli orologi ‘classici’ si dovranno spostare in avanti di un’ora mentre l’ora di smartphone, tablet, computer e di qualsiasi dispositivo connesso a internet si aggiornerà automaticamente.

Tradotto significa che dormiremo un’ora in meno. Un’operazione che ci permetterà di risparmiare sul consumo energetico ma che può avere delle ripercussioni sulla salute. Si parla principalmente di insonnia, stanchezza, inappetenza, difficoltà di concentrazione ma anche fenomeni più gravi come l’infarto.

EFFETTI NEGATIVI
Secondo gli esperti dell’Università della Sapienza di Roma saranno oltre 9 milioni le persone che per alcuni giorni avvertiranno gli effetti negativi dell’ora legale, che si tradurranno in stanchezza, irritabilità, insonnia, emicrania. I problemi sono scatenati dal fatto che il nostro corpo reagisce in qualche modo allo sfasamento dell’orologio biologico interno rispetto all’orario sociale esterno. L’effetto è simile al jet lag che subisce chi deve abituarsi al fuso orario in seguito a un lungo viaggio. L’affaticamento e lo stress che scaturiranno dall’ora legale fanno già temere per un lunedì nero sulle strade: dagli Usa arriva uno studio sul numero di incidenti stradali degli ultimi 21 anni che evidenzia come durante il primo giorno lavorativo successivo all’ora legale il rischio aumenti. E sono proprio gli americani i più preoccupati, tanto che hanno proposto di abolire l’ora legale.

SOGGETTI A RISCHIO
Le persone più a rischio sono i cardiopatici: secondo l’Università de Michigan nel primo giorno lavorativo successivo all’ora legale aumenterebbero del 25% i casi di infarto a causa della perdita di sonno. Insieme ai cardiopatici nel mirino ci sarebbero anche gli obesi, che hanno maggiore difficoltà a regolare l’orologio biologico, le persone più vulnerabili come i depressi e chi già soffre di insonnia. Anche i bambinipotrebbero subire ripercussioni sul rendimento scolastico.

COSA FARE
La prima cosa che andrebbe fatta, nei giorni precedenti al nuovo orario, è andare a letto la sera un po’ prima e alzarsi prima la mattina. In seguito al cambio dell’ora lasciare da parte caffè, tè o alcolici, evitare cibi pesanti, grassi e fritti così come i dolci. Meglio puntare sulla dieta mediterranea, che con i suoi alimenti cardine stimola la produzione di serotonina, l’ormone del benessere che regala anche il sonno. Infine fare attività fisica anche moderata: correte se vi piace correre, ma anche una bella passeggiata va benissimo.