Il riordino della Rete Ospedaliera nell’Isola di Pantelleria , ha previsto la chiusura di alcuni Punti nascita. Una decisione scellerata per gli utenti finali, che rende rischioso e pericoloso raggiungere i punti nascita più vicini specialmente nei mesi invernali in cui le avverse condizioni meteo rendono impossibile il loro raggiungimento.
L’ Aziendale Sanitaria Provinciale di Trapani ha provveduto all’applicazione di un protocollo aziendale con cui si fissano dei parametri al fine di garantire i parti non differibili.
Sulla vicenda della sospensione, a partire dal mese di marzo 2016, come Ecoitaliasolidale abbiamo sollecitato tempestive soluzioni a supporto delle famiglie.
Sta di fatto che a tutt’oggi il Presidio Ospedaliero di Pantelleria non ha un reparto IDONEO a garantire un PERCORSO NASCITA IN SICUREZZA, ed il rischio è legato alla “ANOMALA E ILLEGALE” applicazione del Protocollo Aziendale in itinere.
Invitare le partorienti ad apporre una firma con cui le stesse “ACCETTANO DI PARTORIRE IN UN REPARTO NON IDONEO” a nostro avviso è un’offesa alla dignità umana e soprattutto è violazione dell’Articolo 32 della Costituzione Italiana che recita come “ La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”.
Più volte il Commissario Straordinario dell’ASP di Trapani Dott. Bavetta ha dichiarato agli organi di stampa che il Punto nascita continua ad essere “aperto”, ma il Dirigente in questione ignora la differenza tra reparto in cui sono previsti posti letto ATTIVI 24 ore su 24 e ambulatorio/Pronto Soccorso Ginecologico attivo con personale in reperibilità che garantisce solo emergenze e parti non differibili.
Ed infatti attenendosi al protocollo aziendale, considerata la non operatività del reparto e la non ospedalizzazione in loco, partoriente e nascituro vengono TRASFERITI IN ELIAMBULANZA dopo il parto in urgenza.
Chiediamo la riapertura del Punto nascita del “B. Nagar” che deve essere adeguatamente supportata da organici idonei dei reparti di ginecologia e pediatria, al fine di garantire gli standard di sicurezza che peraltro ad oggi non rispetta i dettami del Decreto Assessoriale Salute Regione Sicilia n.1521 /2103, nonché da quanto previsto dalla Convenzione Stato – Regioni in termini di Sicurezza dei Punti Nascita.
Infine chiediamo che che venga anche valutato il settore pediatrico, che attualmente sull’isola di Pantelleria è presente una sola figura medica che peraltro a giorni terminerà il suo incarico .
A Pantelleria quindi al momento il problema non è soltanto nascere ,ma anche un’adeguata e necessaria assistenza medica dei bambini.
Si deve poter nascere in ogni parte d’Italia in sicurezza e con un adeguata assistenza sanitaria da Bolzano a Pantelleria e questa sarà la nostra battaglia per tutti i cittadini dell’Isola.
E’ quanto dichiarano in una nota Michela Silvia e Giovanni Fabra, rispettivamente Responsabile del Movimento Ecoitaliasolidale dell’Isola di Pantelleria e Responsabile per la Sicilia.