Sabrina Figuccia: “Ponte Corleone e via Monte Ercta, deve scapparci il morto affinché il comune intervenga?”

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“Il Ponte Corleone, che congiunge le due sponde del fiume Oreto sulla Circonvallazione, e la via Monte Ercta, che sale da Mondello fino alla Spianata davanti la Grotta di Monte Pellegrino, rappresentano il paradigma assoluto dell’immobilismo dell’attuale sindaco: lasciare tutto com’è, emanando soltanto ordinanze che vengono più o meno ignorate. Allora, è proprio necessario che ci scappi il morto prima che il Comune intervenga?”.

Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale di Palermo che prosegue: “Oltre cinque anni fa, il Comune, anche allora guidato da Orlando (d’altronde, la sua prima volta da sindaco risale al 1985, quando ancora c’era il Muro di Berlino), dopo la caduta di alcuni massi dal monte, decise di chiudere via Monte Ercta con un’ordinanza che sarebbe dovuta essere in vigore fino al 30 aprile 2013. Da allora, niente di nuovo sotto il sole, se non confidare che Santa Rosalia faccia continuamente il miracolo di trattenere la montagna e di non far rotolare a valle qualche masso.

La situazione, se possibile, in Viale Regione Siciliana, è ancora più drammatica: alcuni servizi giornalistici hanno evidenziato come attraversare il ponte sia pericolosissimo, lo stesso Comune ha riconosciuto che la situazione è parecchio grave, tanto che ciascuno delle migliaia di automezzi che quotidianamente lo percorrono, rischiano di fare un bel volo giù. E l’Amministrazione Orlando cosa fa? Riduce a 30 il limite di velocità oraria, probabilmente sperando, ancora una volta, che Santa Rosalia provveda.

Ma una città come Palermo, per avere un pizzico di normalità come strade sicure, deve per forza affidarsi esclusivamente alla Santuzza?”.