Ksm, guardie giurate con Cgil e Filcams per il riconoscimento delle indennità

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I lavoratori impegnati nella vigilanza privata  all’aeroporto “Falcone e Borsellino”, riuniti stamattina in assemblea con la Filcams e con la Cgil, hanno chiesto il riconoscimento delle indennità revocate nei giorni scorsi dalla Ksm Spa.  Si tratta di un taglio che determina un calo sensibile  nella buste paga delle guardie giurate, con la soppressione di alcune indennità (viaggio, capo turno, sede disagiata, vestiario) legate alla tipologia del servizio,  frutto di accordi sindacali degli anni passati.
All’assemblea hanno partecipato Giovanni Amato, segretario provinciale della Filcams Cgil Palermo e  Mario Ridulfo, segretario provinciale Cgil Palermo.  Oggetto della discussione: la decisione unilaterale della  Ksm Spa di non  riconoscere più il pagamento delle indennità.  Nei giorni scorsi, l’azienda aveva dato alle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil  uno spiraglio di apertura: al posto della revoca delle indennità, il “congelamento” fino a settembre. Ma le guardie giurate, all’assemblea che si è svolta dalle 5 alle 7 del mattino,  hanno detto in coro no, giudicando “intollerabile” la perdita, che incide su una situazione reddituale già bassa.  A incidere sui disagi dei lavoratori pesano anche il frequente mancato rispetto  dell’orario di lavoro, legato all’operatività dei voli, la distanza della sede,  l’apertura di un maggiore o un minore numero di varchi nell’arco della giornata nella logica del risparmio,  e le numerose responsabilità richieste da un servizio che rientra in un piano nazionale di sicurezza.
“Come coordinamento dell’aeroporto, Cgil, Filcams e Filt chiederanno  un incontro alla Gesap per capire come intende affrontare le criticità che da diverso tempo affliggono gli addetti alla sicurezza, aggravate dai tagli alle indennità operati  dalla Ksm,  che gestisce in appalto il servizio – dichiarano il segretario provinciale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario provinciale Filcams Cgil Palermo Giovanni Amato e Fabio Lo Monaco, responsabile Filt Cgil aeroporto – chiediamo di rivedere l’impostazione organizzativa nell’arco della giornata, per garantire alle  guardie giurate un lavoro nel rispetto di quanto previsto dal piano nazionale di sicurezza”.
“Nell’ultimo periodo, malgrado il traffico passeggeri in aumento, e i riconoscimenti per la crescita del sito, il numero dei varchi di controllo col metal detector è  rimasto invariato. Con le inevitabili le lunghe code e il carico di lavoro che i lavoratori sono costretti a subire – aggiunge Giovanni Amato – alla luce dell’assemblea di oggi, nei prossimi giorni sentiremo in assemblea i restanti lavoratori della Ksm di Palermo, che operano  nelle altre sedi.  Per decidere quale iniziativa intraprendere per il recupero delle indennità soppresse”.