Teatro Massimo: grande successo per “L’elisir d’amore”

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Grande successo al Teatro Massimo per “L’elisir d’amore”, Adina e Nemorino ricevono lunghi e meritatissimi applausi.

(nelle foto Nemorino, Arturo Chacón-Cruz, e Adina, Laura Giordano)

 

(In foto Luisa Ippolito e Alessandro Fricano Gagliardo)

Il secondo atto dell’opera emozionante, ma nello stesso tempo goliardico. L’opera dura più di due ore ma è così piacevole che sembra veramente breve, e si avrebbe la voglia di rivederla subito. Il pubblico va via entusiasta, molti anche i ragazzini in sala. Ed è questo l’aspetto più bello: opere che riescono a coinvolgere giovani spettatori, a sensibilizzarne gli animi, in un momento sociale che richiede quanto mai questo tipo di intervento sulle nuove generazioni.

 

Sono state quattro le date di questo appuntamento che è iniziato giorno 16 giugno, domenica alle 18,30 ci sarà l’ultima messa in scena.

 

Argomento dell’opera

Atto I
In una fattoria, i mietitori si riposano dal duro lavoro dei campi. Nemorino, timido e impacciato contadino, ammira da lontano Adina e si strugge d’amore (“Quanto è bella, quanto è cara”). Adina, ricca fittavola, si dedica alla lettura dell’antica storia di Tristano che, per conquistare il cuore dell’amata Isotta, beve un filtro amoroso (“Della crudele Isotta”). Entra in scena Belcore, sergente di guarnigione nel villaggio che corteggia Adina e le propone il matrimonio (“Come Paride vezzoso”). Rimasta sola con Nemorino, Adina gli fa capire che lei ama cambiare continuamente amante e che quindi poco le si addice un amore fedele. Il suono di una tromba annuncia l’arrivo nel villaggio del carro dorato del dottor Dulcamara, un ciarlatano che fa subito presa sugli abitanti del villaggio vantando i suoi successi come guaritore di malanni (“Udite, udite, o rustici”). L’astuto dottore vende a Nemorina una bottiglia di Bordeaux spacciandola per il miracoloso elisir d’amore della regina Isotta che avrà effetto solo dopo un giorno. Nemorino, euforico, inizia a bere a grandi sorsi l’elisir e gli effetti del vino non tardano a farsi sentire: diventa sempre più sicuro di sé tanto da ignorare Adina. La giovane, offesa dalla sua freddezza, decide di accettare la proposta di matrimonio di Belcore, che, ricevuto l’ordine di mettersi in marcia con i suoi soldati la mattina seguente, le propone di celebrare le nozze in giornata. Nemorino, ricordandosi che l’elisir farà effetto solo dopo ventiquattr’ore, cerca invano di convincere Adina ad aspettare ancora un giorno.

Atto II
Si svolgono i preparativi delle nozze. Dulcamara e Adina, intonano una barcarola. All’arrivo del notaio per la firma del contratto nuziale, Adina, indispettita per l’assenza di Nemorino, annuncia che lo firmerà solo a sera. Nemorino, disperato per il mancato effetto dell’elisir e desideroso di acquistarne subito un’altra bottiglia, confida al suo rivale Belcore di aver bisogno di soldi. Il sergente gli propone di arruolarsi (“Venti scudi”). Giannetta, una contadina del villaggio, racconta a tutti che lo zio di Nemorino è morto lasciandogli una grossa eredità. Appresa la notizia, tutte le ragazze circondano di attenzioni il giovane, che si convince che l’elisir cominci a fare effetto. Dulcamara spiega ad Adina di aver venduto a Nemorino una pozione d’amore (“Quanto amore!”). Nemorino inizia a pensare che il suo amore sia corrisposto (“Una furtiva lagrima”). Adina ha intanto riacquistato da Belcore il contratto di arruolamento di Nemorino e glielo riporta, restituendogli così la libertà e svelando a Nemorino il suo amore (“Prendi, per me sei libero”). A Belcore non rimane che accettare il fatto e partire alla ricerca di nuove avventure amorose. Dulcamara adesso si vanta non solo di aver riunito i due amanti ma anche di aver fatto arricchire Nemorino. La carrozza del dottore è circondata da una folla adorante di paesani che inneggiano a lui e al suo elisir.

Melodramma giocoso in due atti

Musica di Gaetano Donizetti
Libretto di Felice Romani

Direttore Alessandro d’Agostini
Regia e scene Victor García Sierra
Costumi Marco Gujon
Luci Bruno Ciulli

Ispirato al ciclo “El circo” di Fernando Botero

Allestimento Nausica Opera International

Cast

Adina: Laura Giordano, Nemorino: Arturo Chacón-Cruz, Belcore: Giuseppe Altomare, dottore Dulcamara: Giovanni Romeo, Giannetta: Maria Francesca Mazzara