In parlamento arriva il no alla Sicilia come deposito delle scorie nucleari, la parola passa a Musumeci

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“La Sicilia non accetterà mai di diventare la pattumiera d’Italia, specie per le scorie nucleari”. E’ la posizione che il parlamento ha preso oggi, votando sì ad una mozione del M5S, primo firmatario Nuccio di Paola, che impegna il governo Musumeci a muoversi in questa direzione.

“Ora attendiamo – afferma Di Paola – che Musumeci dichiari inequivocabilmente la contrarietà all’individuazione della Sicilia come deposito nazionale per i rifiuti radioattivi e escluda categoricamente la possibilità che la nostra terra venga inserita nei nella carta delle aree potenzialmente idonee ad accogliere il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito”.

Dall’aula è arrivato il sì pure la mozione a prima firma di Gianina Ciancio che impegna il governo a rettificare la categoria sismica assegnata alle zone della Sicilia orientale e in particolare di Catania e Siracusa da zona 2 a zona 1.

Il cambiamento della categoria sismica permetterebbe l’accesso ad incentivi per la rimozione e ricostruzione degli edifici oltre che l’avvio di un processo di messa in sicurezza e rinnovo del patrimonio immobiliare

Ieri a sala d’Ercole era passata pure la mozione a firma di Stefano Zito che impegna il governo su un duplice fronte: scongiurare la costruzione delle antenne nell’area di Santa Panagia di proprietà della marina militare, ma anche e soprattutto, l’avvio di una interlocuzione con soprintendenza e marina militare per la realizzazione del nuovo ospedale a Siracusa. Una struttura che sarebbe un importante presidio per la salute dei cittadini in un’area geografica martoriata da una altissima incidenza tumorale.