Palermo. Aggredita in una struttura di accoglienza per mamme e minori vittime di maltrattamenti

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La polizia di stato ha arrestato, nella flagranza del reato di atti persecutori (“stalking”) e lesioni personali un palermitano di anni 33.
Agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico si sono recati in una struttura di accoglienza per mamme e minori vittime di maltrattamenti, dove era stata segnalata un’aggressione nei confronti di una donna.
Sul posto un’operatrice della casa famiglia ha raccontato agli agenti che, poco prima del loro arrivo, una donna ospite della struttura era stata aggredita violentemente dal marito in una area antistante i locali della struttura.
La vittima, una donna di 32 anni, che insieme ai suoi figli è attualmente ricoverata nella comunità, ha riferito di essere stata colpita con schiaffi e pugni al viso dal marito a seguito di un animato diverbio, sorto per motivi di gelosia, perchè quella stessa mattina insieme ai figli ed agli operatori della struttura si era recata al mare. L’uomo per tutta la mattina l’avrebbe tempestata di telefonate e, al suo rientro dal mare, si sarebbe presentato sotto la struttura intimandole con minacce varie di scendere. Lei, temendo ripercussioni nei confronti dei suoi familairi, sarebbe scesa, rifiutandosi però di salire sull’auto dell’uomo, come da lui preteso; a causa di tale sua resistenza, sarebbe stata aggredita con schiaffi e pugni, di cui riportava ancora evidenti segni sul viso e sul corpo.
Gli agenti hanno, quindi, sollecitato l’intervento del 118, affidando la donna alle cure dei sanitari.
In quel frangente si è ripresentato l’uomo presso la casa famiglia; alla vista dei poliziotti è andato su tutte le furie, continuando ad inveire nei confronti della moglie con frasi ingiuriose e minacce. Tale stato di ira si è calmato solo quando gli agenti hanno proceduto al suo arresto ed al suo accompagnamento alla Casa Circondariale “Lo Russo” (Pagliarelli).
La donna, condotta nel frattempo presso un nosocomio cittadino, è stata successivamente dimessa con una prognosi di giorni 15 per i traumi subiti.