Ustica. “Il Dialogo delle Forme” inaugurata la mostra di Faraone

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Venerdì 29 giugno 2018, presso gli spazi espositivi della IV Edizione del Villaggio Letterario di Punta Spalmatore ad Ustica, è stata inaugurata la persona dell’artista siciliana Valentina Faraone. La mostra è curata dall’architetto Alessandra De Caro, co-ideatrice del Villaggio Letterario di Ustica, arrivato alla quarta edizione. La prima tappa della mostra dal titolo “Il Dialogo delle Forme”, si è svolta a Palazzetto Mirto, una delle sedi della Soprintendenza del Mare, successivamente è stata inserita all’interno del programma ufficiale della IV Edizione del “Villaggio Letterario di Punta Spalmatore”. Ultima tappa della mostra saranno gli spazi dell’Arsenale della Marina Regia di Palermo.

“Il dialogo delle forme” non è solo il titolo della mostra, ma un progetto itinerante creato dalla Soprintendenza del mare dell’Assessorato dei Beni Cultura e I.S. a cura dell’architetto Alessandra De Caro in collaborazione con lo scrittore e biologo Alessandro Bellomo e l’artista Valentina Faraone.
Il progetto nasce dall’idea di fare dialogare diverse discipline: Scrittura, Storia, Pittura, Architettura, Fotografia e Design e anche di creare dei percorsi didattici attraverso la realizzazione di “laboratori creativi”.
Otto le opere pittoriche in mostra, sei le fotografie e 5 gli oggetti di Design. Le pitture fanno parte del ciclo “Formamenti”, presenti alla mostra le opere “Corpo unico” e “Metamorfosi.
Si percepisce subito la concezione di una pittura che non cerca l’appagamento dell’occhio ma che piuttosto debba arrivare come un pugno allo stomaco, diretto, inserendosi in una tematica sociologica in cui prevale l’introspezione.
Un fluido vitale quello che attraversa e compone i corpi rappresentati, appena intuibili.
Ad incrociare ed attrarre l’interesse di Valentina sono le tesi sostenute in “Modernità liquida” famoso testo del sociologo e filosofo Zygmunt Bauman. La pittrice scopre così le numerose affinità che legano la sua personale ricerca, alle teorie del celeberrimo studioso.
Affinità che confluiscono tutte verso un comune concetto d’identità e di percezione del mondo circostante.


Una “Realtà liquida”, mutevole, inafferrabile, oggi più che mai. Le certezze del passato sono ormai state dissacrate e amalgamate a pulsioni nichiliste, gli individui appaiono come entità disorientate, vaganti in un presente senza nome.
La tecnica è quella della monotipia, ormai quasi un tratto identificativo dell’artista, esplicito riferimento al “liquido” inteso come materia, fluido che è “azzeramento delle distanze”, simultaneità.
I quadri infatti, sono frutto di un processo pittorico in cui tutto accade “durante” e “velocemente”; la monotipia è arricchita da gesti personali lungamente sperimentati ed esercitati e dall’uso attento e controllato dell’impasto pittorico. Il gesto veloce, come tecnica esige, implica l’elemento di casualità che l’artista gestisce con consapevolezza costante. Il continuo contrasto tra fatalità e libero arbitrio è nella ricerca artistica di Valentina un concetto fondamentale, essenza viscerale del binomio arte e vita.
Nella fotografia cerca invece un’evasione. “Scatti di luce” il titolo del progetto fotografico. Qui l’artista piuttosto che la realtà preferisce affidarsi all’astrazione ed utilizzare la foto come fosse una tela, privandola dal colore e scegliendo sempre inquadrature vertiginose.
Nel Design si apre ad una nuova ricerca, presentando il progetto “Money Design”. Si tratta di oggetti di uso comune elevati a piccole opere d’arte, ognuno fatto a mano, ognuno diverso dall’altro. I materiali utilizzati sono la chiave di lettura del progetto: plexiglas e banconote di euro, ridotte a coriandoli, incastrate all’interno. Un nuovo utilizzo dei “soldi” privati del loro valore, in quanto fuori corso, ma funzionali al Design. Essi diventano una texture originale che arricchisce e connota ogni oggetto e gli dona una nuova funzione.
Una mostra ricca di contenuti e di nuove visioni, grazie all’attenzione e all’impegno della Soprintendenza del mare di Palermo sempre attenta e promotrice di nuovi interessanti progetti voluti e curati dall’architetto Alessandra De Caro.
Da sempre l’artista è interessata a diverse discipline artistiche: Pittura, Fotografia, Design, Modellazione e Grafica e le sue opere dell’artista sono state esposte in numerose gallerie e spazi pubblici della Sicilia e della città di Roma ed il suo curriculum è ricco di mostre realizzate in: Portogallo, Ginevra, Londra, Francia, Roma, Torino, Palermo, TelaViv.»

 

IV EDIZIONE VILLAGGIO LETTERARIO DI PUNTA SPALMATORE USTICA
Contrada Punta Spalmatore Ustica
Mobile: +39 333 480 9666
E-mail: info@villaggioletterario.eu
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Andrea Giostra
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SHORT-BIO | ANDREA GIOSTRA Appassionato di Arte, Letteratura e Cultura. Laureato in Psicologia Clinica con lode, con gli ultimi quattro esami sostenuti all'Università di Gent (Belgium), dove ha preparato la tesi di laurea all'interno di un progetto di ricerca scientifica della Faculty of Psychology and Educational Sciences diretta dalla Prof.ssa L. Verhofstadt-Denève. Per cinque anni ha collaborato con la Cattedra di Psicologia Clinica dell’Università degli Studi di Palermo diretta dallo psicoanalista Prof. L. Sarno. Ha partecipato ad un Corso Biennale di perfezionamento post-lauream in Psicoanalisi Freudiana presso l’Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo diretto dal Prof. L. Sarno. Ha frequentato un Master biennale in Formazione e Specializzazione Rorschach diretto dai Dott. S. Parisi e P. Pes presso l’Istituto Italiano di Studio e Ricerca Psicodiagnostica Scuola Romana Rorschach. Ha frequentato un Master triennale in Criminologia diretto dal Prof. G.V. Pisapia dell'Università degli Studi di Padova e presieduto dal Prof. G. Tranchina dell’Università degli Studi di Palermo. Project Manager e Planner di importanti Opere e Mostre di Arti Visive e di Architettura.