Realmonte: abusi edilizi alla Scala Dei Turchi, quattro condanne

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Il gup del Tribunale di Agrigento ha condannato quattro imputati finiti alla sbarra per la lottizzazione abusiva di un complesso di villette di lusso sul promontorio della Scala Dei Turchi, a Realmonte, e per avere realizzato alcuni degli immobili entro la fascia di inedificabilita’ assoluta dalla battigia, con violazioni della normativa urbanistica, edilizia e dei plurimi vincoli esistenti. Gli indagati avevano scelto il rito abbreviato. Mentre altre otto persone sono state rinviate a giudizio. Nel capo di imputazione sono anche richiamati e contestati per la loro violazione i diversi vincoli che tutelano questa parte del territorio costiero dell’agrigentino. “Se quest’anno la Scala dei Turchi e’ al primo posto nella classifica social di Instragram per la spiaggia piu’ bella – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – lo si deve alle battaglie condotte dalla nostra associazione contro aggressioni e speculazioni edilizie. Infatti, le nostre denunce, iniziate nel 1990, hanno portato, nel 2013 all’abbattimento degli ecomostri della Scala dei Turchi e di quelli delle villette di capo Rossello. Abbiamo continuato la battaglia a tutela del sito segnalando, sempre nel 2013, l’inizio dei lavori dei nuovi abusi, chiedendo le verifiche delle autorita’ competenti, in particolare quella della distanza dalla battigia, costituendoci parte civile quando e’ iniziato il processo e seguendolo con i nostri consulenti quando e’ stata disposta dal Giudice la perizia collegiale”.

“A seguito di questa segnalazione – aggiunge Zanna -, la società aveva inviato all’associazione una richiesta di risarcimento del danno di 5 milioni di euro e nel corso del processo, in occasione della richiesta di costituzione di parte civile di Legambiente, uno dei titolari ci aveva denunciato per falso e calunnia. Ma alla fine giustizia e’ stata fatta, grazie al lavoro svolto dall’avvocato di Legambiente Sicilia, Daniela Ciancimino. Con la sentenza il Giudice ha disposto la confisca degli immobili sequestrati e il ripristino dello stato dei luoghi, condannando gli imputati al risarcimento del danno in favore di Legambiente e alle spese legali, sono stati rinviati a giudizio tutti gli altri imputati tra cui funzionari dell’UTC del Comune di Realmonte e della Soprintendenza e tecnici incaricati dalla societa’. Il processo iniziera’ il 5 novembre”