Corte d’Assise di Caltanissetta: sull’omicidio di Borsellino “grave depistaggio”

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La Corte d’Assise di Caltanissetta attacca chi condusse le indagini per la strage di via D’Amelio che vide coinvolto il giudice Paolo Borsellino: in una motivazione lunga 1865 pagine, che è stata depositata nel tardo pomeriggio di sabato, si fa riferimento al gruppo che indagò sulle stragi del ’92 capitanato dal funzionario di polizia, poi defunto, Arnaldo la Barbera.

Secondo la Corte d’Assise sarebbero stati loro a pilotare l’inchiesta e a costringere Scarantino a raccontare una falsa versione dell’attentato. E sarebbero stati loro pure a fare “una serie di forzature, tradottesi anche in indebite suggestioni”, come si legge nella motivazione depositata.

La Procura di Caltanissetta ha chiesto il rinvio a giudizio di tre poliziotti per il depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. A processo il funzionario Mario Bo e per i poliziotti Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. Per tutti l’accusa è di calunnia in concorso.