Musumeci visita San Cataldo: “Abbiamo il dovere di dare ascolto a chi vive in queste zone”

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Si è svolta davanti alla chiesa della comunità del quartiere la visita ufficiale del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci al Comune di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta. La piccola chiesa in realtà è un garage che la comunità ha adibito a cappella, essendone il quartiere sprovvisto così com’è sprovvisto di tanti altri servizi. La chiesetta porta proprio il nome della Patrona, Sant’Anna, il cui triduo si e’ concluso oggi, in concomitanza del 35esimo anniversario della fondazione del quartiere. Musumeci ha prima partecipato a un incontro istituzionale al Palazzo delle Spighe, sede del Comune – accolto dal sindaco Giampiero Modafferi e dal presidente del Consiglio comunale, Roberta Naro – e subito dopo ha incontrato la cittadinanza. E’ la prima volta che un presidente della Regione visita un quartiere periferico del comune nisseno. “Siete voi i veri protagonisti di questo pomeriggio – ha detto Musumeci – che è un pomeriggio di festa a prescindere dalla mia visita. Sono qui perché faccio il mio dovere”.

“La lettera del presidente del comitato di quartiere, Vincenzo Siracusa, mi ha incuriosito per la tenacia e la fierezza delle sue parole ed eccomi qui. Si tratta di periferia – ha aggiunto – e noi che governiamo abbiamo il dovere di andare oltre la città cartolina, il salotto del centro, curato e dove le cose funzionano. Abbiamo il dovere di dare ascolto a chi vive in queste zone. So quanta sofferenza ci sia in Sicilia, conosco la povertà di chi vive in questa terra. Non cambieranno le cose da oggi è chiaro, ma stasera, tornando a casa, avrete la consapevolezza che la Regione non è più un palazzo dai vetri oscurati, ma la casa madre di ogni siciliano. Abbiamo il diritto di sentirci figli di questa terra di Sicilia. Le sorti cambieranno perché continuerete a essere cocciutamente orgogliosi di essere cittadini del cuore di San Cataldo. Tutto parte dal vostro civismo ed è così che la partita si vince”.