Termini Imerese. Indagine “Parking” estorsioni aggravate dal “metodo mafioso” custodia cautelare per due trabioti

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Alle prime ore della mattina odierna, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Termini Imerese, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – Sezione di Palermo, nei confronti di TERESI Antonino, classe 62, pregiudicato per 416 bis, ed ERCO Pietro, pregiudicato, classe 63. Entrambi sono ritenuti responsabili di un’estorsione e di una tentata estorsione aggravate dall’utilizzo del metodo mafioso e di aver agito con la finalità di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa.

Le indagini condotte dai Carabinieri sotto la direzione della DDA di Palermo, tra Maggio ed Agosto scorso, hanno consentito di individuare un tentativo di estorsione ai danni di un imprenditore di Trabia, gestore di uno stabilimento balneare, finalizzata ad acquisire la gestione occulta ed i benefici economici del parcheggio sorto dinanzi l’attività commerciale.

In particolare le indagini, consentivano di accertare anche che i due indagati avevano richiesto all’imprenditore, in alternativa alla richiesta estorsiva iniziale, attesa la sua resistenza, di corrispondere loro, al termine della stagione estiva, una cospicua somma di denaro provento  dei guadagni derivanti dalla gestione del parcheggio.

L’attività investigativa permetteva infine di rilevare come gli odierni indagati si siano recati in numerose occasioni presso il lido balneare della parte offesa, anche insieme a congiunti, fruendo di consumazioni senza mai pagare.