Ragusa. Fermati due scafisti, arrestata una donna marocchina

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La Polizia sottopone a fermo due scafisti algerini per aver condotto in Italia 30 migranti a bordo di un gommone. Determinante un video-selfie girato da un passeggero durante le fasi di sbarco.   Sbarcati a Lampedusa sono poi stati trasferiti a Pozzallo ed a seguito delle indagini della Polizia, la Procura della Repubblica di Agrigento ha emesso un decreto di fermo nei loro confronti.

Sbarcati a Lampedusa sono poi stati trasferiti a Pozzallo ed a seguito delle indagini della Polizia, la Procura della Repubblica di Agrigento ha emesso un decreto di fermo nei loro confronti.

Arrestata anche una donna marocchina dalla Squadra Mobile di Ragusa perché ha fatto ingresso clandestinamente nonostante fosse stata espulsa dall’Italia. La donna ha precedenti per reati contro il patrimonio ed era già stata respinta per aver tentato un ingresso irregolare a Trapani nel 2017.

La Polizia Giudiziaria a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di: B.A. nato in Algeria di anni 27 e Z.A. nato in Algeria di anni 25.

Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto l’imbarcazione partita dalle coste libiche. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorreva con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari.

Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per averle sottoposte a trattamento inumano e degradante.

I migranti sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati e identificati dalla Polizia Scientifica.

Così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa, la donna è stata condotta in carcere dagli uomini della Polizia di Stato, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.