EX- CHANGE di ANGHELOPOULOS

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EX- CHANGE di ANGHELOPOULOS

a cura di Sabrina Consolini

venerdì 25 ottobre 2019 dalle ore 18.00

BANCA GENERALI, Via Leonida Bissolati, 76 Roma

La mostra di Anghelopoulos, (per Rome Art Week la settimana di arte contemporanea in corso a Roma fino al 26 ottobre e inaugurata alla Casina Valadier con la mostra site-specific “Inner Life” di Anghelopoulos e Micaela Legnaioli a cura di Sabrina Consolini) presso la sede romana di Banca Generali non è un caso che sia intitolata EX-CHANGE. Considerato il luogo dell’evento, il centro direzionale di una importante istituzione bancaria, che crede nei migliori artisti italiani e sa trasformare la passione per l’arte in preziosa occasione d’investimento. Ambiente quello di una banca che più di altri incarna gli archetipi e i valori delle moderne società – mercato, profitto, successo economico – questo titolo suona come una provocazione, un incauto incitamento alla “diserzione”.

Osservando attentamente le opere, infatti, ci si rende conto che il cambio, lo scambio proposto dall’artista ha certamente a che fare con la prospettiva con cui si è soliti osservare le cose, col punto d’osservazione dal quale misuriamo tutto ciò che ci circonda. E’ come se la l’artista proponesse di ri-contrattare, rinegoziare i rigidi criteri d’ingaggio con la realtà fornendo, a tal scopo, lo strumento per un diverso sguardo sul mondo e sulla condizione umana. La grande sfida dell’uomo moderno, dell’individuo collettivo è tutta quì, riuscire a diventare, anche solo per un momento, un osservatore non-ingaggiato, un osservatore semplice – non semplice osservatore– scavalcando le convenzioni, i giuochi di ruolo, il pensiero di massa. Dismettere la propria divisa mentale è il modo più efficace per mettere a fuoco, capire, aggiustare e ricostruire.

La mostra EX-CHANGE presenta opere appartenenti a diversi cicli dell’artista: gli sfumati della serie Passages, i gli enigmatici Point of View, le filigrane meditative delle Trame-Weaves, i cieli materici dei Dense Skies e degli Inner Skies e i muri dai quali trasuda solo un sussurro di Dio (God disengagement). Gli sfumati delle più recenti serie dei  Passages e dei Point of View, rievocano soglie, portali, varchi che inaspettatamente si aprono davanti all’osservatore, a darci i nuovi punti di vista da cui ripartire. Le raffinate ed enigmatiche, larghe campiture di colore ORO creano una sospensione temporale, suggeriscono l’esistenza di una possibile dimensione Divina -oppure superiori forme di conoscenza alle quali aspirare- e sono da intendere come induzione alla rivolta intellettuale, a compiere coraggiosamente un passo oltre, oltre i confini dell’ovvio per ri-costruire un Mondo Nuovo, più semplice, vero e a misura umana e del mondo che ci ospita.

Breve BIO:

Anghelopoulos vive e lavora a Roma. Da sempre gioca con l’arte. Frequenta i primi corsi di pittura a dieci anni e ancora giovanissimo, negli anni Ottanta, entra in contatto con alcuni affermati artisti nazionali. Il primo amore tuttavia non si scorda mai. Infatti, dopo studi classici ed accademici, torna a praticare le arti visive (pittura e installazioni) obbedendo all’ennesimo irresistibile richiamo della grande arte contemporanea, dei suoi percorsi più innovativi da Klee a Dalì passando per Magritte, da Rothko a Schifano passando per l’umanesimo di Haring. Diversi i soggiorni artistici nelle città europee, ma è negli Stati Uniti che rimane particolarmente colpito dagli artisti più rappresentativi del secondo dopoguerra. Anghelopoulos è un artista che indaga, esplora, sperimenta. Nelle sue mani l’arte si fa strumento di riflessione sull’uomo e sulla società contemporanea perché l’arte dev’essere anche un’occasione di riflessione e provocazione all’intelligenza. L’artista è dunque un intermediario tra mondi, quello esteriore e quello interiore di ciascuno, tra il mondo terreno ed il trascendente. Artista raffinato e concettuale ha una forte affinità spirituale con alcuni artisti del passato come Turner, Monet e con la produzione più matura di Rothko, colta per primo dal Prof. Claudio Strinati, in occasione della curatela della mostra dell’artista,  presso il Complesso del Vittoriano a Roma nel 2015 con cui Anghelopoulos si è affermato sulla scena artistica contemporanea. Ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero e personali a Roma, Firenze, Bruxelles e Venezia. La curatrice internazionale italo-francese Dominique Stella lo ha definito “un artista di alto livello”.

 

Fino al 31 ottobre 2019

dal lunedì al venerdì 9.00-17.00

(Ingresso Libero)

Banca Generali

Via Leonida Bissolati, 76 Roma