Le mie riflessioni al tempo del Covid-19 | Spunti da #aiutiamochiesolo

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di Anna Profumi

Caro Andrea Giostra, il tema proposto da Antonella Biscardi e da te nella vostra pagina Facebook #aiutiamochiesolohttps://www.facebook.com/aiutiamochiesolo/ @aiutiamochiesolo – è senza dubbio di stretta attualità e merita un approfondimento. È un momento molto difficile e delicato per il nostro paese. Anche se già da tempo è vietata qualsiasi forma di contatto sociale a causa della pandemia da Covoid-19, viviamo con la paura incontrollata di essere contagiati dal vicino di casa, da un amico o da un parente. Chiuse da un pezzo tutte le scuole, le università, i cinema, i teatri, i bar e i locali di divertimento. Non si possono più abbracciare le persone in pubblico, è vietato stringere le mani per salutarsi, è imperativo mantenere ovunque la distanza di sicurezza, vietate perfino le cerimonie religiose. Bisogna astenersi da qualsiasi tipo di assembramento, sono aboliti tutti gli spostamenti al di fuori dei propri comuni di appartenenza, è vietato viaggiare senza una ragione più che valida, non si può nemmeno più passeggiare nei parchi e nelle ville cittadine. Insomma un vero e proprio giro di vite alla nostra libertà personale e alle nostre abitudini quotidiane.

Costretti a rimanere chiusi nelle nostre case, abbiamo molto più tempo per pensare alla realtà che ci circonda, allo sconforto per la perdita improvvisa di un nostro parente o di un amico, indugiando sul mistero della morte assai più di frequente di quanto non fossimo stati abituati. E questo ci spiazza, ci avvilisce, ci rende sempre più vulnerabili.

Ogni giorno la televisione ed i media snocciolano le cifre del contagio. Un vero e proprio bollettino di guerra! Rimaniamo attoniti davanti a questo virus letale che avanza inesorabile e che miete vittime inermi. Non facciamo che ascoltare come un mantra, questa frase ossessiva: “RESTATE A CASA”.

L’isolamento forzato se da una parte permette a molti di riscoprire il piacere quasi dimenticato dello stare in famiglia, dall’altro può rivelarsi un’arma a doppio taglio.

Mi riferisco in particolar modo a quelle fasce intermedie di popolazione, persone costrette a vivere da sole per scelta o per necessità, o individui particolarmente fragili psicologicamente che fanno fatica ad accettare un’ulteriore limitazione alla propria libertà personale.

Dal canto mio, vivo assai male questa situazione essendo per natura un “cane sciolto”, non amando nessun tipo di restrizione, specie se imposta. Subisco con grande fastidio queste limitazioni, anche se certi provvedimenti si sono resi necessari per la tutela della salute pubblica. Ho ragione di credere che questo sia solo l’inizio di un processo assai complesso che cambierà per sempre il nostro modo di essere. Non esiste ancora in commercio un vaccino in grado di fermare l’espansione di questo tremendo virus, ed iniziano solo adesso le varie sperimentazioni dei farmaci sulle povere cavie animali. Insomma uno scenario davvero apocalittico che ha completamente trasformato la nostra esistenza. Nulla sarà più come prima, a cominciare dall’enorme danno economico che ha messo in ginocchio l’economia del nostro paese e quella di gran parte del mondo. Centinaia di grandi, medie e piccole industrie, le filiere ad esse collegate, i singoli commercianti, gli artigiani, i liberi professionisti, i risparmiatori e tutto il tessuto produttivo italiano dovranno fare i conti con danni collegati a questa recessione.

Da questa guerra usciremo con la consapevolezza (semmai ce ne fosse ancora bisogno) della nostra fragilità davanti eventi così sconvolgenti. Nonostante le più straordinarie conquiste in tutti campi dell’umano sapere, ci ritroviamo a combattere contro un avversario in grado di uccidere ovunque e in pochissimo tempo migliaia e migliaia di individui. Sembrano poco efficaci misure drastiche quali l’isolamento, le zone rosse, i divieti, i controlli a tappeto. Nonostante l’instancabile abnegazione e l’eroico sacrificio del personale medico e paramedico, la curva della pandemia per ora non sembra voler scendere e temo ci vorrà ancora tempo, molto tempo prima di poter affermare che il mostro è stato definitivamente sconfitto.

Abbiamo toccato il fondo di un abisso al quale non eravamo assolutamente preparati ed abbiamo provato in prima persona la paura incontrollata ed incontrollabile dell’ignoto. Siamo totalmente inermi, fragili, e disperatamente soli! No, non saremo più gli stessi dopo questo “tsunami” che ci ha travolto facendosi beffe della nostra atavica debolezza. E restiamo soli, disperatamente soli, in mezzo a una moltitudine di persone che ci circondano.

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SHORT-BIO | ANNA PROFUMI Mi presento. Sono romana di nascita, ma genovese di adozione, poiché poco più che bambina mi trasferisco assieme alla mia famiglia nel capoluogo ligure, dove completo tutti gli studi superiori e successivamente intraprendo la mia attività lavorativa. Appena diplomata in lingue estere svolgo mansioni di interprete in una società di navigazione e successivamente presso la IP Sezione Chimica. Dopo qualche anno sono assunta da una multinazionale americana con la qualifica di Segretaria di Direzione, a stretto contatto con le varie società estere ed i più importanti clienti italiani del polo chimico. Terminati gli impegni d’ufficio, dopo aver usufruito di un pensionamento anticipato, mi iscrivo alla Facoltà di Lettere e Filosofia della mia città, che frequento per approfondire le mie conoscenze in campo umanistico. Le passioni di una vita? La letteratura, la poesia, l’arte in tutte le sue forme e la cultura in generale. Da qualche anno a questa parte, riscopro la passione di sempre, il piacere della scrittura, e pubblico con la casa editrice Salvatore Monetti di Battipaglia, ben quattro romanzi. Il primo, edito nel 2016 è intitolato “Geisha”. I successivi nell’ordine, sempre per Monetti Editore sono stati: “Una donna, una Regina”, biografia storica di Maria José di Savoia, ultima regina d’Italia, “L’Inganno” romanzo dell’aprile 2017. “Il filo di Arianna” uscito nel novembre 2017, and last but not least “Il Dubbio”, pubblicato nell’aprile del 2019. Alterno l’attività di scrittrice, con la recensione di libri, e pubblico periodicamente come blogger articoli su alcune riviste sul web. Da quasi cinque anni amministro un gruppo culturale molto seguito su Facebook che conta migliaia di iscritti e conduco una pagina personale sul web dove posto riflessioni, brani, poesie, citazioni, etc., interagendo con tutti i miei numerosi amici. Recentemente ho anche creato una pagina autore intitolata “La voce del cuore”, che contiene brani e recensioni dei miei libri. Qui di seguito tutti i link relativi ai miei profili su in rete. Anna Profumi: https://www.facebook.com/groups/marionanna/ https://www.facebook.com/profile.php?id=100009082468091 https://www.facebook.com/profile.php?id=100009082468091