“La strega di Montenero” | Racconto breve di Rossana De Santis

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di Rossana De Santis

C’era una volta una bambina di tre anni di nome Lucia, che viveva in una famiglia apparentemente  felice, composta da babbo, mamma, un fratello e una sorella più  grandi. Il giorno del compleanno di suo fratello Giulio, che compiva 18 anni, sparì misteriosamente. Mentre la sorella di 8 anni, Anna, giocava ad arrampicarsi con un suo coetaneo, lei, rimasta momentaneamente sola, con la sua bambola di pezza nel seminterrato, è  sparita lasciando la famiglia in un mare di sensi di colpa per la disattenzione passeggera.

Tutti incominciarono a cercarla: la casa di famiglia era fuori mano, vicino ad un bosco, in un angolo verde sperduto dell’Umbria.

Niente, niente da fare… sembrava inghiottita dal nulla. La polizia aveva perlustrato il boschetto e un vicino campo Rom…nulla. Non era una famiglia ricca: madre casalinga e il padre aveva una piccola autofficina….

Lavorava tutto il giorno, tanti sacrifici per comprare quella villetta in cui vivevano. Non avevano di certo rapito la bimba per un riscatto…

La madre, devastata dalla disperazione, si recò  in un paese vicino arroccato su una collina “Montenero”, insieme all’altra figlia rimasta, che aveva in braccio la bambola della sorella scomparsa. da allora non l’aveva più lasciata un attimo. Andarono a cercare una famosa strega: “La strega di Montenero” per chiedere notizie della piccola scomparsa.

Si fermarono prima in un’umile chiesa a pregare: la statua di San Gerardo sembrava le fissasse con pietà… e poi raggiunsero una serie di casette basse. Per terra tanti sanpietrini scomodi. Ad Anna facevano male le scarpe e sua madre se la mise in braccio.  Bussarono ad una porticina malandata e venne ad aprire una strana vecchia con gli occhi socchiusi, il volte in parte orribilmente sfigurato, vestita di stracci. Zoppicava, anzi, trascinava una gamba di legno come se si trattasse di un ramo secco. Le fece accomodare in una stanza dicendo solo con voce rauca che erano le benvenute.

La vecchia, dopo che si furono accomodate su delle sedie di vimini intorno ad un tavolo tondo, chiese subito ad Anna di darle la bambola… la bambina, impaurita si staccò per la prima volta dalla bambola della sorella. La vecchia allora incominciò a cullare la bambola come se fosse la piccola Lucia… cantando la stessa canzoncina… tutto questo sconvolse madre e figlia che assistevano sbalordite.

Ad un certo punto la vecchia urlò ad Anna, interrompendo l’inquietante cullare che lei sapeva tutto…doveva solo ricordare: sapeva dov’era la sorellina. La bambina spaventata, a  singhiozzi disse di non ricordare nulla.

La madre trascinò via la figlia sbattendo la porta e le disse di non preoccuparsi perché era solo una vecchia matta. Anna piangeva a dirotto ma l’abbraccio della madre la calmò.

Passarono 10 anni. Ormai la famiglia si era quasi rassegnata alla perdita di una figlia …persino la madre che nei primi quattro anni dalla scomparsa aveva provato di tutto per ritrovarla.

Anna invece era tormentata dagli incubi: sognava la strega di Montenero che trascinava via su una scopa, in volo, sua sorella.

Decise, quindi, dopo ben 10 anni, senza dire niente a nessuno, di tornare in quel paesino spettrale: “Montenero”, per affrontare la protagonista dei suoi incubi, la famosa strega.

La ragazza percorse la strada di sanpietrini e arrivò alle casette basse. Bussò alla porticina e quasi subito le aprì la vecchia: sembrava l’aspettasse….

La guidò trascinando la gamba di legno  nella stanza con le poltrone di vimini consunte…

Anna le chiese che cosa le fosse successo alla gamba.

La vecchia le raccontò, con gli occhi lucidi, che sua madre era una ragazza madre e per guadagnarsi da vivere lavava i panni in un torrente. Mentre lavava, lei, a soli tre anni, cadde nell’acqua. La salvarono ma le dovettero amputare la gamba e il suo volto rimase in parte sfigurato a causa delle pietre del torrente…in compenso acquisì la capacità di vedere oltre, di sentire oltre…

La strega aveva riconosciuto la ragazza, la fece accomodare e le consegnò la bambola che lei aveva lasciato nella foga di andarsene con sua madre.

La invitò, con voce profonda, decisa a ricordare cosa fosse accaduto alla sorella: Anna improvvisamente ricordò tutto, naturalmente: come  un’altalena ritorna subito indietro dopo una spinta violenta così tornarono alla memoria dei ricordi rimossi… la scena di sua madre che baciava un altro…non era suo padre. Un’altra scena in cui mandava via quest’uomo, buttandolo fuori di casa: lui imprecava e minacciava di dire tutto al marito: diceva di voler solo vedere sua figlia, la piccola Lucia…la ragazza ricordò che era un vicino, uno scrittore che viveva a pochi passi dalla villetta di famiglia.

Tornò alla sua memoria il vicino che trascinava via sua sorella dal seminterrato, la bambola caduta per terra… ma lei giocava ad arrampicarsi con l’amichetto e non capiva bene o non voleva capire…aveva intravisto dall’alto delle rocce ma non voleva più ricordare …

Perché aveva rimosso tutto questo? La mente è  strana e complessa e ora tornava tutto misteriosamente a galla, difronte a quella vecchia che le restituiva la bambola di pezza, conservata benissimo.

La vecchia prese un vecchio specchio rotto, con il manico d’argento, che era sul tavolo.

Fissò attentamente i pezzi frantumati … … Disse alla ragazza, con una voce tremante per lo sforzo e la fronte rugosa, imperlata di sudore che vedeva sua sorella…era viva!

Si trovava presso dei parenti del suo vero padre,  in Australia! Le balbettò con sforzo, anche l’indirizzo.

Anna abbracciò forte la strega e capì che gli angeli possono assumere le  sembianze più inaspettate…

La ragazza con un’amica, decise di partire…per l’Australia, contro il parere della sua famiglia, senza rivelare i veri motivi del viaggio…

tante ore di aereo, tante peripezie con pochi risparmi in tasca…

Stordita dalla stanchezza e dal fuso orario…

Ma alla fine vide sua sorella. Era fuori, in un bel giardino curato di una bella villa nella periferia di  Sidney .

La riconobbe subito…aveva il cuore fuori dal petto per l’emozione: i capelli rossi della sorellina brillavano al sole come tanto tempo fa, quando aveva solo tre anni: ora ne aveva tredici ed era bellissima, delicata. Indossava un vestito a fiori leggero e fresco. Si apriva un nuovo capitolo per Anna: la strega che aveva sognato tante volte con terrore le aveva restituito sua sorella.

Rossana De Santis

https://www.facebook.com/rossana.desantis2