“Colori e Ambienti: La loro influenza su Psiche e Salute” ǀ di Maria Teresa De Donato

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La scelta dei colori non dipende solo da gusti personali ed individuali, ma anche dalla diversa percezione che ognuno di noi ha di ogni singolo colore. La relazione tra colori e psiche, ossia tra colori ed il nostro mondo interiore in cui soggettività ed elementi imperscrutabili sfuggono a criteri oggettivi, può essere riassunta con l’affermazione di Jung “I colori sono la lingua madre dell’inconscio.”

La fisica definisce il colore quale ‘impressione fisiologica prodotta dalla retina nel nostro occhio che, attraverso una sensazione luminosa trasmessa al cervello, appare come colore.’ L’origine dei colori sta nella scomposizione della luce: un raggio di sole, attraversando una goccia d’acqua, si manifesta alla nostra vista sotto forma di sette stupendi colori. Questo fenomeno è facilmente visibile dopo un temporale con la comparsa dell’arcobaleno. Quest’ultimo, altro non è che il risultato di una grande quantità di gocce d’acqua sospese nell’aria ed attraversate dai raggi del sole. Altro esempio tipico è quello della luce che si scompone attraverso un prisma per mezzo del quale rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto appaiono. I colori, quindi, non solo vengono scelti in virtù di come li percepiamo nonché di nostri gusti personali, ma hanno anche una notevole influenza sulla nostra psiche, sul nostro umore, e, di conseguenza, sulla nostra salute in generale.

Il giallo, ad esempio, è il colore più allegro, dominante, che incoraggia più di ogni altro all’azione e ad un atteggiamento positivo. Usato negli ambienti abitativi, soprattutto interni, li rende più vivi e luminosi facendoli apparire più accoglienti, ospitali e puliti.

I toni dall’azzurro al blu includono moltissime sfumature il cui effetto e la cui intensità variano enormemente. In genere questi colori, soprattutto il blu, hanno un effetto calmante sulle persone nervose, oltre a rendere il respiro più regolare, favorendo serenità ed introspezione. Quanto più il blu scurisce e si avvicina al nero tanto più può indurre alla tristezza; quanto più il colore schiarisce e si avvicina al bianco tanto più favorisce riposo e meditazione. Ambienti ideali in cui usare il blu sono a) la stanza da letto per i suoi effetti riposanti e b) il bagno dove l’azzurro ben armonizza con l’elemento acqua. Nei toni più scuri, invece, il colore ben si adatta a sala da pranzo e cucina. In quest’ultima eccelle soprattutto se unito alle piastrelle di porcellana bianca.

Il colore verde, che abbonda nei paesaggi, offre una sensazione di equilibrio ed armonia. Anche il verde presenta una grande varietà di sfumature, ognuna della quali influenza la nostra psiche e la nostra mente in modo diverso. Varie culture gli attribuiscono poteri ed influssi diversi identificandolo quale tinta ‘sacra’ (Islam), o simbolo del ciclo vitale di vita e morte (antichi Egizi).

Risultando dalla combinazione di azzurro e giallo, il verde porta ad un equilibrio tra colori freddi e caldi. Bisogna, tuttavia, far attenzione che tale equilibrio non sfoci in una sensazione di staticità che, non stimolando né passione né gioia, finisca con il rendere l’ambiente triste e noioso.

Man mano che il verde si avvicina ai toni gialli, al contrario, ravviva l’atmosfera, mentre avvicinandosi ai colori azzurri rende gli ambienti più riposanti. Per coloro che soffrono di malinconia, se ne consiglia un uso limitato, così come esso viene sconsigliato negli ambienti in cui si mangia in quanto associato alla possibilità di interferire con la digestione.

Il rosso è il colore della passione per eccellenza e simbolo di portafortuna (Cina) e di matrimonio (India). In tutto il mondo, quindi, il rosso viene associato a coraggio e passione o a pericolo e ira. Pur comunicando calore e passione, tuttavia, il rosso non genera forza e carica energetica nella misura in cui lo fa il giallo, benché anch’esso sia considerato uno stimolante ed abbia un impatto sulla respirazione accelerandola. Persone molto passionali, sanguigne, e naturalmente inclini a provare forti emozioni dovrebbero fare di questo colore un uso moderato, utilizzandolo, negli ambienti interni, preferibilmente nelle zone di passaggio ed evitandone l’uso nella stanza da letto.

Tinte più riposanti ed adatte a qualsiasi tipologia di ambiente ed arredo proprio perché legate a colori più naturali, sono il color crema, il marrone, il grigio, il biscotto, così come i colori del legno, della pietra e della terra. I colori dall’arancio alla terracotta, a seconda della loro intensità, riscaldano e stimolano, favoriscono la digestione ed accelerano le pulsazioni cardiache. Possono, quindi, infondere benessere oppure irritare.

Il viola, benché non usato comunemente, ben si adatta sia ad ambienti ultra moderni sia a quelli classici e, risultando dalla combinazione del rosso con l’azzurro, dona una certa calma se inserito in ambienti dominati da colori molto vivaci e forti.

Il bianco, ossia la scomparsa di colori, li racchiude tutti ed offre un’ampia gamma di possibilità facendo apparire gli ambienti freschi e riposanti. Il suo uso richiede molta attenzione in quanto può renderli molto eleganti o, al contrario, estremamente banali. Sapendolo usare correttamente, è il colore che può essere utilizzato con tutti gli altri e con qualsiasi tipo di stile.

Il nero deve essere usato con molta cautela e preferibilmente in quantità limitata essendo di fatto un colore sì elegante, ma altrettanto triste. È, tuttavia, molto utile per creare contrasti.

Il grigio, infine, è a metà tra bianco e nero ed è un colore privo di vitalità, immobile, benché, come il nero, possa essere usato come sfondo per colori vivaci.

 

NOTA: Le informazioni di cui sopra hanno solo scopo informativo e non sono da intendersi come parere medico.