“Pat Martino Trio” | Sulla Brass Web TV dal 29 maggio 2020

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Sulla Brass Web TV dal 29 maggio il concerto in prima Europea ed in esclusiva italiana per Brass in Jazz. Un omaggio che il Brass vuole dedicare all’artista nato due volte, oggi nuovamente in difficoltà.

La storia del jazz e di tutta la musica in generale è piena di vicende umane e artistiche che si collocano decisamente in una dimensione fuori dall’ordinario. Quella di Pat Martino ne è senza dubbio un esempio vivente. Il grande artista americano che si è esibito per la Fondazione the Brass Group il 7 aprile del 2018, sarà il  protagonista, con il suo trio, della Brass Web TV dal 29 maggio, per un’intera settimana. Il concerto in rete sarà accompagnato da alcuni contributi video con note biografiche e musicali da parte di Gigi Razete, giornalisti ed esperto dlla storia della musica jazz. Un omaggio che il Brass vuole dedicare all’artista nato due volte, oggi nuovamente in difficoltà per seri problemi di salute. E quello di Pat è uno dei maggiori concerti che rimane nel cuore del Brass e che ha avuto nel proprio canale You Tube ben oltre 13.000 visualizzazioni. A maggior ragione che l’artista ha smesso di salire sul palco proprio nel novembre di quell’anno perché la salute, ancora una volta, gli è ostile e il sistema sanitario americano lo ha messo in ginocchio. Al fine di raccogliere fondi per aiutare il grande chitarrista jazz, Joseph Donofrio, promoter di eventi jazz, il l6 aprile scrive, “il signor Pat Martino (Azzara) necessita quotidianamente dell’assistenza di ossigeno che gli consente di respirare …  che non è in grado di suonare la chitarra a causa del movimento limitato della mano sinistra.

https://www.gofundme.com/f/pat-martino-fund – Il chitarrista ha bisogno di aiuto per ripartire, la sua capacità di tenersi a galla finanziariamente è stata fortemente condizionata dalle sue attuali disabilità. Un grande uomo ed un artista unico per il suo talento ed è a lui che oggi il Brass dedica, attraverso la sua webtv, il concerto realizzato al Real Teatro Santa Cecilia. Lo spettacolo sarà visibile sul sito www.brassgroup.it, cliccando su brasswebtv.

L’ufficio stampa della Fondazione The Brass Group, Rosanna Minafò.

 

Nato a Filadelfia nel 1944 da emigrati campani, Pat Martino  inizia giovanissimo a suonare la chitarra e la sua abilità lo porta subito a collaborare con big del rock come Bobby Rydell, Chubby Checker e Bobby Darin, poi con importanti figure del rhythm’n blues ed infine s’innamora del jazz, in particolare della spiritualità di John Coltrane e dello stile di Wes Montgomery, suonando con Charles Earland,  Slide Hampton, Jimmy Smith, Red Holloway ed altri grandi. A diciott’anni è già un’icona del jazz e in breve diviene uno dei massimi modelli stilistici dello strumento, conquistando fama e prestigio internazionale non solo per la prodigiosa velocità sulle corde ma anche per la nitidezza ed eleganza del fraseggio, per la traboccante fantasia delle sue folate improvvisative e per un gusto esecutivo che sa compendiare classe e potenza, romanticismo e rapidità. Tuttavia nel 1980, proprio all’apice del successo, un aneurisma sembra fermarne per sempre il filo vitale. Nonostante 19 ore di coma, Pat Martino ne esce vivo ma le conseguenze sono devastanti. Non ricorda nulla, neppure come si imbraccia una chitarra, e non sa più niente di musica. “Da quel momento è cominciato un nuovo capitolo della mia vita”- dice il musicista nella sua autobiografia “Here and now!” – “Non avevo né passato né futuro. Ho dovuto costruirmi una nuova definizione di realtà: ora. Né ieri né domani, soltanto ora”. Riparte da zero, s’inventa un originale metodo d’apprendimento, basato su lettere dell’alfabeto, geometria e matematica, e con dolorosa lentezza ma ferma caparbietà riprende confidenza con la musica. Probabilmente è l’unico chitarrista che abbia imparato due volte a suonare lo strumento. The return, album solista del 1987, è il suo commovente e intenso ritorno sulla scena attiva. Continua a non ricordare nulla della sua carriera e delle sue passate affermazioni ma la sua stella in breve torna a brillare come prima. Il suo tocco chitarristico è sempre pura armonia, come conferma anche il recente Formidable, pubblicato l’anno scorso dalla HighNote e registrato con la medesima formazione con cui il musicista si è esibito per il Brass.