“Roberta: pareva un giorno come tanti… invece fu l’ultimo giorno che camminai!” | di Daniela Cavallini

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– «Scusi Signora ma dove sono? Perché non riesco a muovermi?»

– «Lei è in ospedale ha fatto un incidente. Stia tranquilla.»

Amiche ed Amici carissimi… sarebbe corretto esporvi la mia premessa a quanto segue, ma… perdonatemi…  l’emozione mi blocca…  e forse è giusto così… che il racconto della personale storia di Roberta – per ora mia carissima Amica solo virtuale – resti intatto in tutta la sua intensità, scevro da commenti!

C’era tanto silenzio quando mi svegliai quel mattino. Aprii gli occhi e mi trovai in un posto mai visto. Ma era poi mattino? Niente finestre, vedevo solo il soffitto. Forza Roberta, forzati di pensare. Cercai di muovermi ma non ci riuscii. Finalmente passa una persona vestita di bianco.

– «Scusi Signora ma dove sono? Perché non riesco a muovermi?»

– «Lei è in ospedale ha fatto un incidente. Stia tranquilla»

Panico.

«Ma quando ho fatto l’incidente? Non ricordo nulla. Ero sola? E se non ero sola, la persona che era in auto con me come sta? Tutto questo mi è passato nella testa in pochi secondi.»

Avevo fatto un incidente stradale tornando dal lavoro.

Ecco questa è Roberta: una donna paraplegica a seguito di incidente stradale.

Dopo vari mesi di ospedale e riabilitazione Roberta entra nel mondo “reale”. E inizia a vedere il mondo da un’altra angolazione. Tutto per lei è più piccolo. La casa, il letto, le porte, ora ci sono barriere a cui prima neanche ci faceva caso. Deve cambiare tutto. Lei e la sua famiglia.

In questa nuova realtà ha capito quali sono le persone su cui può contare.

La sua famiglia è grandiosa, non si è mai tirata indietro in nessuna difficoltà ed è riuscita a superare tantissimi problemi senza mai dimenticare di amare “tutti” ed aiutare chi era più in difficoltà di loro.

Gli amici: gioie e dolori. Alcuni sono rimasti nella vita di Roberta e sono presenti tutt’ora altri si sono eclissati.

Gli amici rimasti hanno fatto tutto il possibile per dare a Roberta una vita “normale”.

Roberta: «ricordo giornate al lago con Carla e Alberto, bellissime, addirittura mi portavano in barca, e le serate in casa di Renza e Pietro (appartamento all’ultimo piano senza ascensore) quanto ridere che si faceva mentre mi portavano di peso sulle scale, e le scampagnate con Doriano, Mario e Fulvio. Che bei tempi. Si, nonostante tutto, che bei tempi.»

Ora Roberta è una donna tranquilla, lavora e si gode le giornate per quello che le offrono senza aspettarsi nulla. Vuole solo essere amata come si può amare una “donna”.”

Grazie di cuore Roby per avermi permesso di condividere una parte tanto intima della tua vita!

Un abbraccio!

Daniela Cavallini